A Forte dei Marmi c’era mezza serie A. Non necessariamente a parlare di mercato, ma visto che ormai entriamo nella fase più calda (Caligola a parte) della stagione, inevitabile che quando si incontrino a pranzo Galliani e Preziosi qualcosa possa sempre succedere. Senza dimenticare che poi a Forte c’erano anche Moratti, Garrone, Cairo e Ghirardi, altro grande amico di Milan e Genoa… Non si parla sempre e solo di mercato. Spesso i presidenti passano qualche ora insieme in relax. Spesso nascono delle idee, spesso ci si confronta sulle strategie. Ora è tempo di agire.
Mancano solo 15 giorni per completare. In alcuni casi per finire di costruire. Sono poche le squadre che hanno tutto a posto o quasi. Pochissime quelle in cui fuori non c’è scritto lavori in corso. Dalla Juve che ha vinto lo scudetto, fino alle neopromosse che ancora devono trovare la giusta fisionomia con qualche colpo che cambi il volto alla squadra.
Van Persie è dello United (nonostante la Juve lo abbia corteggiato a lungo, non tutti i duelli di mercato si vincono…), così ora Llorente è la pista che seguono a Torino. Facendo leva sul contratto in scadenza dello spagnolo e sulla sua voglia di misurarsi in un’altra realtà. Non sarà facile trattare con il presidente dell’Athletic Bilbao che ha già fatto sapere che basta pagare la clausola. La Juve non è dello stesso avviso, al massimo la metà. Altrimenti c’è sempre la pista alternativa (o meglio parallela): quell’Edin Dzeko che ora è un po’ meno scontento (visto che anche il City è orfano di Van Persie) ma che con l’offerta giusta è comunque tentato di fare il titolare piuttosto che il rincalzo di lusso. Considerato anche che il City poi potrebbe virare su Leandro Damiao… Poi negli ultimissimi giorni di mercato si capirà se lo scambio Quagliarella Pazzini può essere concreto e se Matri può andare al Milan (ma non in prestito come vorrebbero ora i rossoneri).
Per Kakà (nonostante le cifre sparate da Marca) si deve aspettare. Sicuramente domenica, quando Galliani e Berlusconi faranno il punto della situazione. I 13 milioni di cui parlano in Spagna per il cartellino e gli 8 all’anno al giocatore al momento non sono credibili vista la linea rossonera tenuta finora. Intanto a ore sarà presentato Modric. In Spagna sono sicuri, non hanno voluto aspettare la cessione di Kakà. Ora il Milan può permettersi di far capire al Real che non sta bluffando.
All’Inter sarà necessario capire come investire i soldi. Servono (oltre allo scambio di punte) un terzino e un centrocampista. Alvaro Pereira è una concreta possibilità (nonostante l’inserimento del Chelsea). Ma prenderlo significa acquistarlo e questo porterebbe a delle difficoltà sul centrocampista: preferibilmente solo in prestito. E i nomi che ora circolano (Gargano, De Jong e Fernando) in prestito non vengono ceduti. Necessario il confronto, necessario capire se qualcuno fra Napoli, Porto e City potrebbe ‘mollare’ la presa. Oppure se necessario cambiare obiettivi o decidere di investire di più: una ventina di milioni per due giocatori. La strada che Moratti preferirebbe non intraprendere, anche a fronte delle cessioni. Tra cui quella di Julio Cesar al Tottenham. Operazione nella quale potrebbe essere inserito Giovani Dos Santos, almeno secondo il suo procuratore…
A Napoli, oltre la competizione con l’Inter per Pereira, contatti intensi per Bruno Uvini. Il Napoli poi lo girerebbe al Siena (prestito con valorizzazione, anche se i toscani preferirebbero un diritto di riscatto), ma attenzione ai club brasiliani (Internacional e Cruzeiro) che ora come non mai sono competitivi.
I difensori centrali stanno movimentando il mercato. Granqvist piace alla Lazio, ma il Genoa al momento non lo molla (previsto invece lo scambio con il Palermo fra Tzorvas-Von Bergen) a meno che non ci sia una contropartita tecnica convincente. L’altro difensore che intriga è Rolin, anche lui extracomunitario. Oltre alla Lazio (sondaggio) lo sta seguendo anche l’Inter (operazione in vista con il Parma?) anche se questa pista non trova molti riscontri. Anzi il Parma smentisce. Perché oltre alla conferma di Paletta, ha puntato Uvini (sempre lui): offerto prestito (gratuito) e diritto di riscatto a 2 milni e mezzo con contratto pronto fino al 2018 per il giocatore. Ma la concorrnza è forte. Sia da parte del Napoli (come detto) sia da parte della Roma, che però ora è concentrata su un altro difensore centrale: il giovanissimo Marquinhos. Appena 18 anni del Corinthians. In queste ore la trattativa si è bloccata. È evidente che la trattativa è più difficile di quanto si poteva ipotizzare. C’è bisogno ancora di lavorare sodo, insomma un Ferragosto di lavoro. È per questo che non si molla la pista Uvini. Poi si penserà a cedere: il nome più importante è quello di Borriello, ma ancora non è il momento degli attaccanti. Che piaccia a Preziosi non è un segreto (ma neanche una priorità), al Genoa arriverà un attaccante esterno: interessa moltissimo Cerci (come Vargas, tutti e due, sia quello della Fiorentina che quello del Napoli, Afellay e Bojan) ed è forse quello più vicino.
La Fiorentina in difesa è a posto, così si concentra in avanti: Babel eè sempre più vicino. Il problema non sono i rapporti con l’Eintracht ma lo stipendio del ragazzo che però piano piano si sta convincendo.
A Siena pensano anche a John Guidetti attaccante italo-svedese, di proprietà del City lo scorso anno 20 gol al Feyenoord. Lui vuole sentirsi al centro di un progetto. Il Siena lo vorrebbe in prestito con diritto di riscatto oppure prenderlo in coabitazione con un altro club. Che potrebbe essere il Napoli, a cui il giocatore piace, anche se non sembra più così caldo.
A Pescara si raffredda la pista Vossen, alla Samp stringono per Maresca, a Bologna aspettano gli assalti inglesi per Ramirez.
Fonte: Luca Marchetti per tuttomercatoweb
La Redazione
A.F.
