n Esclusiva ai microfoni di Radiosei, durante la festa per la presentazione del palinsesto, il presidente Lotito, incassati i ringraziamenti per la campagna acquisti estiva ed in particolar modo l’arrivo di Klose, si è mostrato ambizioso, e molto deciso:”Siamo per la politica dei piccoli passi, la gente capirà col tempo che abbiamo intrapreso un percorso sportivo e gestionale alternativo rispetto al passato, che sta dando frutto dal punto di vista dei risultati, anche se genera situazioni conflittuali. Vogliamo costruire delle basi forti, sul cemento armato, e abbiamo sempre agito di modo che questa società potesse avere una forza, senza dover abbassare gli occhi, senza essere condizionata da nessuno”. Ha sottilineato l’importanza del collettivo, e del lavoro di squadra, nel conseguimento dei risultati e la fondamentale importanza di tutti:”La critica è consentita e giusta, ma visto che qui, in questa radio, ci sono tantissimi laziali, dovrebbero passare un messaggio di cementificazione, stringendosi intorno alla squadra, che raggiunge risultati grazie ad un collettivo, anche per merito dell’ultimo magazziniere che contribuisce a stabilire un equilibrio all’interno dello spogliatoio. La mia presenza qui è un riconoscimento nei vostri confronti di un ruolo svolto, di un superamento del passato, e un proiettarsi nel futuro con una logica totalmente diversa, dove l’interesse precipuo deve essere la Lazio. Io vorrei che venisse enfatizzato non il lavoro del presidente ma il ruolo che la Lazio sta svolgendo, come squadra, come storia, nel sistema paese nel sistema calcio con una logica che darà tante soddisfazioni ai nostri tifosi. Noi siamo in progress, siamo in crescita, come con le costruzioni lego, stiamo costruendo un pezzo per volta, e quando arriveremo al vertice, la nostra costruzione sarà la più bella, la più alta e la più efficiente”. Stuzzicato sul mercato biancoceleste, Lukas Podolski il nome più gettonato, ha ribadito:“Io vorrei sottolineare solo che il sottoscritto non si vuole sottrarre a fare investimenti, ma è abituato a fare le cose concrete. Infatti io ho rilanciato il famoso detto non vendo sogni ma solide realtà. In questo momento c’è un equilibrio che noi non vorremmo alterare. Gli inserimenti se non hanno delle connotazioni fondamentali e riconosciute all’interno dello spogliatoio, possono essere elementi non positivi. Se ci sono delle necessità tecniche, la società interverrà. Voi dovete capovolgere i ruoli: la squadra la fa la società, non la fa l’allenatore, poi l’allenatore la allena e sollecita esigenze tecniche. Il rapporto tra me, Tare e Reja è quotidiano e rispettoso dei ruoli. Ci siamo sempre consultati con l’allenatore, che è un grandissimo professionista, una persona per bene che qualcuno voleva cacciare, sbagliando! Se avessi dato retta alle chiacchiere mediatiche oggi noi staremmo a coltivare le margherite da un’altra parte. Io non mi sto sottraendo ai nomi. Il tifoso deve criticare in modo costruttivo. La Lazio ha delle potenzialità che verificheremo in questi test veri che ci aspettano, Napoli, Juventus e Vaslui. Dobbiamo verificare la tenuta della squadra messa a confronto con grandi squadre. Se ci sarà una necessità tecnica la società interverrà per sostenerla e colmarla. Non siamo in emergenza,anzi la rosa è extralarge”.
La Redazione
A.S.
Fonte: lalaziosiamonoi.it
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