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L’orgoglio di Montervino ex capitano azzurro: «Ho vinto in tutte le serie»

Pochi giorni fa aveva detto che sarebbe stato bellissimo «festeggiare la promozione della Salernitana con il cavalluccio sul petto». Ieri pomeriggio, Francesco Montervino è rimasto addirittura in mutande. Il capitano granata, al triplice fischio finale, è andato a festeggiare sotto la curva strapiena di tifosi con una maglietta celebrativa a dir poco eloquente: «Riecco-C1». È bastato poco perché l’ex bandiera del Napoli venisse praticamente denudato. Prima la t-shirt, poi la maglietta, quindi la fascia ed infine pantaloncini e gambaletti. Tutti cadeau per la curva sud. Montervino non si è risparmiato. In tutti i sensi. In campo e sotto la curva. Il capitano ha messo in mostra un fisico statuario, dall’alto del sue 35 primavere. Ieri pomeriggio è stato tra i più dinamici sulla corsia di destra contro il Poggibonsi: ha scodellato cross preziosi per le torri granata ed ha costretto Paparusso e Scicchitano (che in due hanno pochi anni in più di lui) a corrergli dietro per quasi tutta la partita. Almeno fin quando il tecnico Perrone non gli ha concesso un po’ di riposo. Al 21.esimo della ripresa Montervino ha lasciato il posto a Capua. Al gol di Ginestra è scattato dalla panchina per esultare con la squadra. Al triplice fischio finale ha partecipato con tutto il gruppo alla festa granata. A tal punto da essere l’unico a rimanere senza più nulla addosso. Basti pensare che quando qualcuno dalla curva gli ha chiesto un indumento, Montervino ha simpaticamente mimato di avere solo il costume e di non poter soddisfare la sua richiesta.
Con il salto di categoria di quest’anno, il capitano sale a quota 6 promozioni in carriera. Due in ognuna delle piazze che gli sono rimaste dentro. È successo ad Ancona (una e mezza se si considera che è andato via a gennaio mentre i dorici stavano per brindare al successo bis), si è ripetuto a Napoli (dalla C1 fino alla serie A, con annessa qualificazione in coppa Uefa), fino ad arrivare a Salerno. Tutte o quasi con la fascia di capitano sul braccio. Non solo. Il capitano in pratica ha vinto in tutte le categorie. Dalla seconda divisone fino ad arrivare in massima serie. Se si aggiunge che ha conquistato la promozione in interregionale lo scorso anno con l’allora Salerno Calcio, il quadro è completo. Ieri negli spogliatoi è esplosa la festa dei protagonisti. Inevitabili i gavettoni per tutti. Squadra e componenti dello staff. A farne le spese. Il bagno ghiacciato più bello, è stato per il medico sociale Italo Leo. Protagonista dello scherzo proprio Francesco Montervino. Il capitano, nell’immediato dopo partita ha ricevuto l’abbraccio di Claudio Lotito. Il patron anche stavolta è riuscito ad evitare il gavettone che lo scorso anno gli era costato uno strappo muscolare.

Fonte: Il Mattino

La Redazione

M.V.

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