Se avesse potuto scegliere Lorenzo Insigne, probabilmente, avrebbe immaginato proprio una partita così per il suo debutto in Champions. Contro la finalista di Coppa dei Campioni, nel suo stadio, segnando un gol che ha chiuso il match e con l’ovazione del San Paolo per un cambio che sapeva un po’ di standing ovation concessa allo scugnizzo napoletano da parte di Benitez, un po’ di necessità di tirare il fiato in vista del match di Milano. Il sorriso è quello dei giorni più belli: «È stata un’emozione fantastica segnare la prima rete in Champions in casa al San Paolo contro una grandissima squadra – racconta – Penso di aver fatto un grande gol e sono molto contento che sia arrivata questa vittoria importantissima». «Milano, stiamo arrivando» recitava uno striscione apparso nei distinti perché senza fretta, ma senza pause, come recita l’adagio di Benitez, ora l’attenzione è rivolta tutta alla sfida di domenica sera a San Siro.
«È stata una vittoria importante, andremo a Milano con la giusta determinazione per vincere anche là». Forse partito un po’ contratto come tutta la squadra. Poi minuto dopo minuto Lorenzo «il Magnifico» ha dimostrato di non temere gli esordi. Ne sa qualcosa l’Argentina. La prima partita importante in maglia azzurra e gol. Ieri la prima partita di Champions in maglia azzurra: esordio e gol. Una punizione magistrale insaccatasi nel sette alla sinistra dell’estremo tedesco. Poi quella corsa sotto la curva B senza maglia volata al cielo come il cuore dei cinquantacinquemila napoletani che lo hanno applaudito ed incoraggiato.
Una data da incorniciare con il cerchietto rosso sin dalla lettura delle formazioni. Lui, come Hamsik ed Higuain, il più acclamato dalla folla. Ha visto giusto Benitez che lo aveva messo in ballottaggio con Pandev alla vigilia. Sul piatto della bilancia l’esperienza internazionale del macedone contro la sfrontatezza e la velocità del ragazzo napoletano per una difesa che, in fatto di velocità, avrebbe potuto subire le giocate del ventiduenne di Frattamaggiore. La scelta è caduta su di lui dal primo minuto. «Noi – prosegue Insigne – siamo sempre tutti pronti, chi va in campo deve dare il suo contributo, anche se fosse entrato Pandev dal primo minuto, sarebbe entrato in campo con la stessa determinazione. Cosa è cambiato rispetto all’era Mazzarri? Sento più fiducia da parte del mister, ora sto bene fisicamente, ho gamba, il mister ci chiede di dare aiuto ai difensori e ai centrocampisti e noi abbiamo volontà di dare una mano alla squadra».
Una serata conclusa con una sorpresa. Insigne, eletto uomo-partita da Sky dialoga con Abbiati in diretta da Milano. Il portiere è chiamato in causa dai giornalisti e commenta: «Gran gol, traversa rete, perfetto. Complimenti. Tanta roba». Lo scugnizzo Insigne ringrazia Abbiati e rilancia. Milan-Napoli è già cominciata.
Fonte. Il Mattino
La Redazione
M.V.
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