Nel giorno del suo esordio assoluto, in partite ufficiali, al San Paolo, Lorenzo Insigne potrebbe ricevere la convocazione di Cesare Prandelli per il doppio impegno dell’Italia, contro Bulgaria e Malta, valido per le qualificazioni al Mondiale 2014. Un motivo in più per brindare, ma soltanto dopo la sfida con la Fiorentina. Anzi, dopo aver ubriacato con i suoi dribbling i difensori viola. Almeno, questo è quello che si augurano tutti a Castelvolturno.
Idolo Da quelle parti, Insigne è già l’idolo dei tifosi che ogni giorno affollano il centro sportivo del Napoli e soprattutto lui e la sua famiglia si sentono a casa oltre il cancello che divide l’ingresso dai campi. Papà Carmine non si perde neppure un allenamento del figlio e ieri si interrogava su come farà, eventualmente, a Coverciano, dove i genitori non sono ammessi o comunque, come hanno fatto il padre e la madre di De Sciglio, è preferibile aspettare fuori. La Nazionale merita questo sacrificio, ma tanti ne ha fatti Insigne per arrivare a giocare a Fuorigrotta con la maglia del Napoli. «Ho sempre sognato questo momento», ha confidato agli amici più cari. Tra questi c’è il suo compaesano Pierluigi, che da Frattamaggiore si spostava con ogni mezzo per andarlo a vedere in Primavera. Stasera ci sarà anche lui al San Paolo, assieme alla famiglia ed alla fidanzata di Lorenzo.
Fonte: Gianluca Monti per la Gazzetta dello Sport
La Redazione
S.D.
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