Ribaltate le gerarchie. Insigne, con merito, si è guadagnato la maglia da titolare. E Pandev, complice anche un infortunio, è finito in panchina. Al Meazza contro l’Inter la definitiva risposta: il ragazzo di Frattamaggiore è stato il migliore in campo e ha giocato con una personalità superiore anche a compagni più esperti. E poi partita dopo partita è entrato sempre più in sintonia con Mazzarri, sacrificandosi sempre di più nella fase difensiva, come gli chiede l’allenatore. Al primo posto la squadra, poi i personalismi: questo il diktat di Mazzarri e Insigne non ha avuto grandi difficoltà ad adeguarsi.
Applicazione tattica ma anche fantasia e numeri al servizio della squadra. Insigne contro l’Inter ha regalato diverse giocate di altissimo spessore e in campionato ha già segnato tre gol. Due reti al San Paolo, contro Parma e Milan, una in trasferta contro il Genoa. E numerosi pali e traverse, più altre conclusioni finite fuori per un soffio, l’ultima proprio al Meazza contro l’Inter.
Ora c’è il Bologna e Insigne ha voglia di gol, oltre che di un’altra grande prestazione. Un’annata magica fin qui. Un susseguirsi di emozioni fin dal ritiro: le prime amichevoli estive, i primi gol, quello contro il Bayern Monaco. Poi l’esordio in campionato, la prima al San Paolo, il primo gol in serie A contro il Parma. E ancora l’esordio in Nazionale con Prandelli, l’ottima prestazione contro Malta, e i gol nell’Under 21 di Mangia. L’emozione delle trasferte europee con il Napoli, la rete pesantissima segnata con l’Italia baby contro la Svezia ma soprattutto le prestazioni di grande spessore con la maglia del Napoli. Ora quest’altra grande sfida contro il Bologna, prima della trasferta di Siena. E poi la sosta natalizia: Lorenzo ne approfitterà per sposare l’amata Genny, il 31 dicembre la data del matrimonio.
Ora il campo, il Napoli, il posticipo con il Bologna. Insigne gioca in tandem con Cavani, una coppia ottimamente assortita. L’intesa migliora partita dopo partita e aumenta anche il feeling, basta vedere gli abbracci dopo i gol. Il Matador è la prima stella, il bomber implacabile, 19 reti in 19 partite. Insigne è il giovane che cresce a vista d’occhio, un patrimonio per il presente e per il futuro. De Laurentiis ha creduto in lui dal primo momento e lo volle fortemente alla base in estate. Mazzarri ha utilizzato il ritiro come periodo di prova e Lorenzo, nel periodo in cui mancava Cavani si mise in luce trascinando gli azzurri in tutte le amichevoli estive e risultando sempre tra i migliori in campo.
E il tecnico toscano ha avuto le risposte che s’attendeva promuovendo il giovane napoletano ma ribadendo però quelle che erano le gerarchie di base: Pandev titolare in campionato, Insigne in Europa League. Si è andati avanti così fino alla trasferta di Genova, poi l’infortunio del macedone ha dato il via libera definitiva a Insigne. E il napoletano non si è lasciato sfuggire l’occasione, partite di spessore una dietro l’altra, fino alla migliore in assoluto a Milano contro l’Inter.
Ora è lui il titolare e il macedone la riserva e contro il Bologna sarà Insigne a partire titolare a meno che Mazzarri non decida di schierare tutti e due cambiando modulo per il posticipo di domenica sera al San Paolo.
Fonte: IL Mattino
La Redazione
P.S.
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