Il momento magico di Lorenzo Insigne prosegue: dopo il riconoscimento ottenuto quale migliore giovane della serie A (il Football Leader) dalla giuria dell’Assoallenatori, ha ricevuto anche la consacrazione di leader dell’Italia Under 21 che si accinge a disputare l’Europeo di categoria, in calendario in Israele dal 5 al 7 giugno. Il ct Devis Mangia, infatti, gli ha assegnato la maglia numero «10». Una maglia che nel Napoli era stata ritirata per rispetto al profeta dei due scudetti, Diego Armando Maradona. Una maglia che pesa, ma non certo ad Insigne che anzi l’ha presa come una ulteriore gratificazione ed è pronto ad onorarla come si conviene.
CHE MAGLIA… – «Giusto assegnare la maglia numero 10 a Lorenzo», hanno commentato i compagni dell’Under 21, tra cui gli amici del miracolo-Pescara, Verratti ed Immobile, riconoscendo così ad Insigne il ruolo di trascinatore in una selezione che agli Europei vuole puntare alla conquista del titolo.
TUTTI I NUMERI – Insigne festeggerà il compleanno proprio alla vigilia del debutto in Israele. E’ nato infatti il 4 giugno del 1991. Ma si muove già con la personalità di un veterano. Dopo due campionati alle dipendenze di Zeman, uno a Foggia in Prima Divisione e l’altro a Pescara con promozione in A, all’esordio nel massimo campionato ha confermato ha mostrato per intero le proprie qualità. Cinque gol per un debuttante non sono pochi. Ma sarebbero potuti essere di più se non fosse stato frenato in alcune circostanze dall’eccesso di prudenza di Mazzarri. Insigne ha collezionato 37 presenze, una in meno di Hamsik che conduce la speciale graduatoria degli stakanovisti del gruppo, ma il minutaggio risulta di gran lunga inferiore a quello dello slovacco: 1.766 minuti giocati contro i 3.267 minuti fatti registrare da Hamsik. Vale a dire che è stato impiegato molto di meno e solo sedici volte dal primo minuto. Ma per il tamburino di Frattamaggiore, bene assistito dagli agenti Andreotti ed Ottaiano, va bene anche così. Commentando a radio Marte, il premio «Football Leader», che non ha potuto ritirare di persona in quanto impegnato nel ritiro con l’Under 21, ha detto: « Ringrazio tutti gli allenatori che mi hanno votato, in particolare mister Ulivieri. E’ un premio importante per me che ero al primo anno di A. Non era facile fare bene. Lo condivido con i miei compagni di squadra e soprattutto con mister Mazzarri che mi ha dato modo di esprimermi al meglio in campo. Sono tornato a Napoli per migliorare, mi trovo in un grande club dove peraltro ho giocato sempre ».
AVVENTURA UNDER – Insigne non va oltre. Gli hanno insegnato a non sgomitare troppo e a rispettare le decisioni dell’allenatore. Ma in cuor suo sperava di giocare con maggiore continuità e magari realizzare anche qualche gol in più. Ad ogni modo è soddisfatto ugualmente. Il ct dell’Under 21 Devis Mangia stravede per lui. L’ha impiegato da titolare nel doppio confronto di qualificazione con la Svezia e lui ha ripagato realizzando un gol nella gara di ritorno vinta per 3 a 2. Ora punta di nuovo su di lui per aggiudicarsi il titolo europeo di categoria: « Sono felice di stare con l’Under 21 – ha sottolineato Insigne – e vorrei vincere l’Europeo. L’anno prossimo, poi, spero di fare ancora meglio con il Napoli ».
L’ANNO CHE VERRA’ – L’aspetta un campionato che sarà sicuramente più competitivo L’aspetta un campionato che sarà ancora più competitivo e poi la Champions League. Ma ad aspettare Lorenzinho sarà soprattutto Rafa Benitez, un maestro di calcio che verso i giovani non ha alcuna preclusione di sorta, anzi se sono bravi non esita a lanciarli nella mischia ed a farne dei campioni. Benitez guarderà gli Europei e tocca ad Insigne, che peraltro già conosce, dimostrare di essere pronto per una maglia da titolare nel 4-2-3-1 di Don Rafael.
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione
A.S.
