Tenetevi forti, perché pure stavolta la giostra prevede velocità folle: e quando il luna park accenderà le sue luci, sarà troppo tardi rimediare.
Allacciate le cinture, perché c’è già (almeno) una certezza: l’anno che verrà si preannuncia intasato come i pullman all’ora di punta e sullo scadenzario, vada come vada, vanno già sottolineate almeno quarantacinque partite.
La matematica non è un’opinione ma le trentotto gare di campionato, sommate alle sei dei gironi di qualificazioni di Europa League ed alla Coppa Italia, fissano un’altra stagione da lavori forzati, un giorno in campo e l’altro pure, con aerei che decollano e atterrano e pullman che ripartono e sfide che si accavallano ed emozioni che s’intrecciano e adrenalina che si spreca e chiacchiere che si dissolvono nell’aria: e allora, a scanso di equivoci, meglio già puntare forti sulla pura legge del turn-over, prendi due Napoli e li incastri in quell’agenda fitta, dai un doppio per ogni ruolo, crei la logica dell’alternanza, misceli per bene e poi ti rimetti in gioco.
La logica, quest’anno, spinge ad allargare il fronte dei titolarissimi, ad offrire maggiori chance a chi appartiene – per convenzione, diciamo cosi – al Napoli-2 – e quindi consentirgli di avvicinarsi a grandissimi passi alle star.
La priorità – stavolta – sarà del campionato e però senza disdegnare attenzione all’Europa League e men che meno alla Coppa Italia: un grande club ha bisogno di veder diventar grandi i suoi calciatori.
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione
A.S.
