La grande occasione, tocca a Mertens colmare il vuoto lasciato da Insigne. Otto partite fino a dicembre, il belga chiamato agli straordinari. L’uomo decisivo nei finali di partita ora deve ampliare il suo raggio d’azione e reggere con continuità per tutti i novanta minuti. Solo due volte titolare quest’anno in campionato, contro il Palermo al San Paolo e a Bergamo con l’Atalanta, sempre presente invece in Europa League. Fa la differenza negli ultimi venti metri, laddove c’è da saltare l’uomo e puntare a rete, fa fatica invece a percorrere su e giù la fascia mille volte per dare una mano alla squadra in fase difensiva. Il lavoro tattico. Rafa lavorerà soprattutto su questo, entrerà nella testa dell’attaccante belga: meglio un guizzo offensivo in meno e un recupero in più in fase di non possesso. L’equilibrio di squadra è la prima cosa, così il Napoli ha ritrovato compattezza e messo insieme una striscia di otto risultati utili consecutivi. Fondamentale l’apporto degli esterni di attacco per evitare l’inferiorità numerica a centrocampo. Mertens deve crescere soprattutto sotto questo aspetto e dare le stesse risposte di Insigne che si è guadagnato la maglia da titolare e la stima di Benitez proprio per questa su capacità di aiutare la squadra in fase difensiva. Lo slancio in nazionale. In campo con il Belgio nel 3-1 in amichevole sull’Islanda, in lotta per una maglia da titolare anche domenica contro il Galles, match di qualificazioni europee. Il Belgio di Wilmots è uno dei punti fermi, in nazionale dà il meglio di sè, il modulo è lo stesso, il 4-2-3-1.Mansioni tattiche però leggermente diverse, anche se spesso pure con il Belgio viene impiegato solo nel finale proprio per la sua capacità esplosiva di spaccare le partite in due quando gli avversari cominciano ad essere più stanchi. Assist e gol. In carriera 107 assist, questo il suo marchio di fabbrica, dai tempi olandesi dell’Utrecht e del Psv Eindhoven, anzi già prima in Belgio. Caratteristica confermata a Napoli nella sua prima stagione a Napoli con otto passaggi vincenti per i compagni. Primo anno su alti livelli: una partenza un po’ difficoltosa in maglia azzurra e l’esplosione dopo il primo gol a Firenze, in tutto 11 gol in campionato. Quest’anno ha brillato solo nel match di Europa League contro lo Sparta Praga, una doppietta per il folletto belga, le uniche due reti della stagione. Il legame con Higuain. Innamorato del sole e del mare di Napoli, vive in una casa con vista sul Golfo con la sua fidanzata Katrine. Si è integrato in città e nel gruppo, molto forte il legame con Higuain, l’argentino che lo ha eliminato dai Mondiali proprio con un suo gol. I due hanno trascorso insieme le vacanze a Ibiza. Un’intesa perfetta in campo e fuori, ora è più che mai il momento di confermarla. Il Pipita aspetta gli assist del belga per incrementare il numero di gol e Mertens aspetta qualche giocata dell’argentino per sbloccarsi in campionato. La prima rete, appuntamento da non fallire alla ripresa contro il Cagliari di Zeman. L’anno scorso segnò su rigore ai sardi al San Paolo e finì 3-0per gli azzurri. Ora la mente è al Belgio, da lunedì riparte a mille con il Napoli. La sua grande occasione, da non perdere.
Roberto Ventre per il Mattino
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