Domani Inter-Napoli al Meazza: gli azzurri non vincono da 17 anni. Cavani in pieno recupero
Niente rivoluzioni, stavolta: Inter-Napoli è una sfida scudetto e come tale verrà affrontata dalla squadra del cuore. Non è sbruffoneria, non è sfrontatezza, a Milano si andrà per vincere, nonostante tutto, cioè il forfait del Matador Cavani (ma ieri a Castelvolturno stava molto meglio e in recupero) e con alcuni azzurri fermi ai box a causa di vari problemi e per conseguenza indisponibili contro la Beneamata rigenerata da Claudio Ranieri. Mazzarri però non si dispera. Tra l’altro c’è un tabù da sfatare: da 17 anni non si batte l’Inter e chissà se domani sera non sarà la volta buona, pur se il Napoli non è al massimo, così come lo è stato contro il Villarreal. Vanta tuttavia alcune carte importanti da giocarsi, il tecnico di San Vincenzo, da Pandev centrale d’attacco, al Pocho Lavezzi, quest’ultimo in grado di terrorizzare San Siro. Semmai Mazzarri è un po’ preoccupato per gli eventuali contraccolpi – tipo l’appagamento – legati alla vittoria di martedì sera al San Paolo e alla priorità che il patron ha conferito alla Champions, rispetto al campionato. Gli tocca ricaricare le batterie in tutta fretta, per non perdere il treno nella lotta per lo scudetto.
Adesso c’è da ridisegnare l’undici da mandare in campo sabato sera al Meazza: l’ex Pandev è il maggiore indiziato per sostituire Cavani, con Hamsik e il Pocho alle sue spalle. Su Pandev ieri De Laurentiis ha avuto parole di grande stima, intervistato durante la sua visita alla Federico II di Napoli. « Non giocherà Cavani? Spero che allora Pandev si prenda la sua rivincita, dimostrando all’Inter che hanno sbagliato a farlo partire. Le altre sfide di Champions? Le guardo tutte, perchè tifo per le altre formazioni italiane con cui spero magari di incontrarmi in finale. E poi non vinciamo con l’Inter in trasferta da 17 anni: a me questo numero porta fortuna».
In attacco, comunque, c’è anche una soluzione diversa, già sperimentata da Mazzarri: Lavezzi nei panni e nel ruolo del Matador, con Mascara o Santana, accanto ad Hamsik. I problemi maggiori riguardano tuttavia il centrocampo e la difesa. Nella zona centrale le scelte sono obbligate: Gargano e Inler l’uno accanto all’altro, anche perché Donadel è in recupero, così come Dzemaili. Sulla fascia destra torna Maggio, dopo la sosta forzata per un affaticamento. Sul versante opposto di nuovo Dossena oppure Zuniga.Difesa: Aronica bloccato da una contrattura. Mazzarri ha due mosse a disposizione, spostare Campagnaro a sinistra con Fernandez a destra e Cannavaro centrale. O far giocare Fideleff centro-sinistra. Intanto il mister strizza gli occhi al Pocho, l’uomo che può cancellare l’ultimo tabù.
Fonte: Leggo
La Redazione
M.V.
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