Il Corriere dello Sport scrive a proposito del Napoli di Spalletti: “Lobotka è un po’ il poster (gigantesco) di riferimento di una rivoluzione ideologica che ha aperto il Napoli a reietti e diseredati, una squadra senza preclusioni, che ha creduto in Rrahmani dalla quarta giornata, si è affidata – quando è stato necessario – a Malcuit e ha scelto, con il sostegno della società, di non ‘liberarsi’ di Petagna. Spalletti ha finito per conquistare Napoli immediatamente, l’ha stordita con il fascino d’un calcio verticale che ha riportato alla Grande Bellezza, l’ha sedotta con il magnetismo dell’onestà intellettuale, quella che non fa sconti a nessuno manco a se stesso, l’ha liberata di fantasmi che sembravano possederla e adesso sta tentando di proiettarla nel futuro”.
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