Non ci fosse quella maledetta penalizzazione di 5 punti (più uno per il ritardo nei versamenti delle ritenute dello scorso anno), la Juve Stabia sarebbe a una manciata di punti dalla zona playoff e potrebbe cominciare a cullare sul serio il sogno di diventare il «nuovo Novara». Eppure, nonostante i punti reali siano solo 14, i due patron Giglio e Manniello sono più che soddisfatti di quella che può considerarsi la rivelazione del campionato di B.
«I risultati e il campo dicono questo – sorridono rispondendo all’unisono – il difficile viene adesso: avremo una serie di gare contro le dirette concorrenti nella lotta salvezza e non dobbiamo rilassarci, ma continuare a giocare con la rabbia e il cuore messi in campo finora».
Guarda in particolare al futuro prossimo, Franco Manniello, che alla serie cadetta tiene più di tutto:
«Siamo riusciti dopo tanti anni a portare la Juve Stabia in questa categoria e ora l’obiettivo è quello di entrare nella storia del calcio stabiese come i primi che hanno disputato la B per più di un anno. È un campionato a cui non rinuncerei per tutto l’oro del mondo».
Pensa anche al prossimo anno anche Franco Giglio, in cui un po’ tutti confidano per trattenere ancora Braglia in panchina anche nel prossimo torneo:
«I matrimoni si fanno in due – spiega – lui qui ha avuto il giusto riconoscimento professionale che non ha trovato altrove. Sul piano umano è uno dei nostri da sempre, e sono convinto che quando tra qualche mese ci siederemo a parlare del prossimo anno e della programmazione da fare, troveremo subito l’intesa. Braglia da qui potrebbe andar via solo se chiamato dalla serie A o… se la Juve Stabia non dovesse costruirgli una squadra per salirci insieme».
Un nuovo sogno nel cassetto, dunque, da condividere con il tecnico toscano, dopo il piccolo miracolo dello scorso anno, per una città che ha ancora tanta voglia di sognare. Ma se Giglio apre il libro dei desideri, Manniello sa bene come concretizzarli ed anticipa un’iniziativa che sarà ufficializzata oggi.
«Domenica contro l’Albinoleffe abbasseremo i prezzi dei biglietti – spiega – il Menti deve diventare la nostra assicurazione per la salvezza di quest’anno. Nei prossimi giorni, poi, cercheremo di allargare anche il bacino d’utenza della nostra squadra, regalando biglietti nelle scuole dei paesi limitrofi, da Vico Equense a Gragnano, da Pompei a Scafati a Santa Maria. In fondo se il Napoli fosse seguito solo dai napoletani non avrebbe oltre 80mila spettatori a partita. La ricetta è quella: dobbiamo diventare la squadra del comprensorio».
Per poter continuare a sognare.
La Redazione
A.S.
Fonte: Il Mattino
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