Fu l’allenatore ad indicarlo nella lista della spesa tra coloro che avrebbero dovuto rinforzare il Napoli in vista della prima partecipazione alla Champions League. Dzemaili venne valutato dal Parma circa nove milioni di euro. E nella trattativa entrarono Blasi e Santacroce. Ma lo svizzero, per caratteristiche tecniche ed anche per una condizione fisica non sempre ottimale, aveva reso a fasi alterne tanto da scivolare puntualmente in panchina.
Finchè non è arrivato il momento della consacrazione. «Un giocatore può dare il meglio di sè quando viene impiegato con continuità – ha detto lo svizzero – A me piace interpretare tutte e due le fasi e lì è stato bravissimo il mister a modificare un po’ sistema di gioco. C’è tanto la mano di Mazzarri in questo mio cambiamento».
Poi, senza risentimento alcuno, si è concesso un flash back:«Non me la prendevo mai per le scelte che faceva il mister. Lui sceglie in base alle caratteristiche dei calciatori e se non giocavo un motivo c’era. Ma la bravura di Mazzarri non si scopre certo ora. Ad ogni modo sentire la fiducia del tecnico ha la sua incidenza su ogni elemento. Quest’anno ho fatto trenta presenze e tanti gol. E devo dire che mi sento soddisfatto».
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione
A.S.
Condividi:
- Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Twitter (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per condividere su Ok Notizie (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per inviare un link a un amico via e-mail (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pinterest (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pocket (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Tumblr (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su LinkedIn (Si apre in una nuova finestra)
- Altro