LO STRANO mercoledì di Edinson Cavani si consuma in un centro tecnico di Castel Volturno praticamente deserto. Il Matador arriva puntualissimo nel primo pomeriggio. Alle 15 è già nello spogliatoio. Il programma stabilito dal responsabile dello staff sanitario, Alfonso De Nicola, prevede massaggi e terapie per eliminare quel fastidio muscolare alla coscia sinistra che gli ha impedito di essere protagonista a Bergamo. L’ottimismo diffuso dei giorni scorsi, comunque, ha lasciato il posto al realismo: quasi obbligato, del resto, dopo i due forfait consecutivi contro Chievo e Atalanta che hanno sovvertito tutti i pronostici. Meglio allora affidarsi rigorosamente ai fatti. Dopo i trattamenti all’interno dello spogliatoio, il menu del Matador prevede anche un po’ di corsa giusto per verificare l’effetto che fa. Il dolore è in ribasso rispetto all’impennata di martedì e questa è sicuramente una notizia positiva. La prognosi — però — resta riservata. Il Napoli la scioglierà soltanto a poche ore dalla sfida di domenica con il Torino. Nel frattempo si procede per gradi. Stamattina nuovo punto della situazione: il dottor De Nicola potrebbe optare per un altro esame strumentale. Quello di lunedì ha dato esito negativo, ma non è bastato a rivederlo al centro dell’attacco. La guarigione clinica va sempre accompagnata ad una piena effimeno efficienza fisica. Cavani non ha potuto garantirla e ha preferito non rischiare. La sua soglia di sopportazione è molto alta, quindi è giusto aspettare il decorso della situazione senza affrettare i tempi.
Fonte: Repubblica
La Redazione
G.D.S.
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