Colpisce ancora il Palermo, la sua vittima preferita in serie A. Sette gol ai rosanero dello slovacco. Sontuosa la sua prestazione al «Barbera». Sua la rete bellissima che ha aperto la partita, suo l’assist perfetto a Maggio per il gol del raddoppio che l’ha virtualmente chiusa. E soprattutto una partita straordinaria, sempre la giocata giusta, sempre la cosa giusta. Marek il nuovo leader del Napoli: nuova cresta, vecchia grinta. «Grande inizio, ora sotto con la Fiorentina. Non mi voglio dare nessun voto, alla squadra invece dò un voto sicuramente alto. Abbiamo iniziato bene su un campo difficile come Palermo vincendo 3-0».
Parte da trequartista, alle spalle delle due punte, parte centralmente e prova a colpire. Il segnale lo dà già con il sinistro in avvio di partita, un tiro che sfiora di un soffio il gol. Poi il destro è letale, s’infila giusto all’incrocio nei minuti di recupero del primo tempo. Lui il nuovo leader, Hamsik fa sognare il Napoli con le sue giocate ma mantiene i piedi per terra. «Lo scudetto? Non voglio parlare di questo ma ce la possiamo giocare sicuramente con tutte e l’abbiamo dimostrato contro il Palermo. Ora ci aspetta la Fiorentina».
Hamsik, il presente e il futuro del Napoli, De Laurentiis lo ha blindato e lui è il nuovo simbolo e parla anche di non c’è più nel Napoli. «Lavezzi? Un giocatore come lui mancherà sempre, ma non stiamo a parlare di chi non c’è. Abbiamo giocato bene, soffrendo anche un po’, buon segno perchè significa che siamo cresciuti». È cresciuto il Napoli ed è cresciuto soprattutto Hamsik. Partita tatticamente perfetta, fa tutto bene, fa girare la squadra, si fa vedere dai compagni e fa malissimo nella posizione alle spalle delle due punte. Segna il gol che sblocca la partita, soffre un po’ come tutto il Napoli quando Mazzarri è costretto a cambiarlo di posizione per l’uscita di Inisgne. Poi torna a riemergere quando con l’ingresso di Vargas si riposiziona nel ruolo iniziale e regala un assist al bacio a Maggio. Settimo gol al Palermo, la squadra in A alla quale ha segnato più gol. Tre gol al «Barbera», un incubo per i rosanero, segnò qui anche l’anno scorso, puntuale e determinante. Carico come non mai lo slovacco. Si era capito già alla vigilia, era stato lui a parlare a Castelvolturno. Ha voglia di crescere ancora con il suo Napoli, lui che è rimasto una bandiera del vecchio gruppo con Cannavaro.
A Napoli è diventato grande, poche parole e tanti fatti, proprio come vuole Mazzarri. «Il compagno ideale», lo ha definito Maggio. E lui ha ricambiato con un lancio di trenta metri perfetto, un assist al bacio tramutato in gol dal nazionale di Prandelli, in tribuna per seguire l’esterno e Insigne.
Mazzarri lo ha provato in precampionato da centrocampista puro nel 3-5-1-1, poi però nelle partite ufficiali, a Pechino nella Supercoppa contro la Juventus e a Palermo gli ha restituito più libertà e il ruolo dove può far male di più, da trequartista. Ha ridisegnato il Napoli con il 3-4-1-2 e Marek sta facendo benissimo in questa posizione. Partita perfetta a Palermo, probabilmente la migliore in assoluto con la maglia del Napoli, sicuramente tra le più belle. Giocatore completo, universale, serio, centrocampista che tutti vorrebbero avere. Marek Hamsik se lo gode tutto il Napoli.
Fonte: Il Mattino
La Redazione
P.S.
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