E’ il palcoscenico che lo esalta di più. Sotto i riflettori della Champions, Marek Hamsik, già capitano della nazionale slovacca, si esalta come non mai. «Speriamo di farci rispettare come accadde due anni fa», ha detto. Poi ha sottolineato: «Per come si era messo il campionato, è stato fantastico aver afferrato la qualificazione diretta in largo anticipo. La svolta c’è stata dopo la sconfitta con il Chievo Verona. Ci siamo parlati tra di noi ed abbiamo reagito». Nel girone d’andata Hansik era stato tra i pochi a spingere per lo scudetto. Ci credeva. Ed esortava i compagni a crederci. «Poi abbiamo accusato un momento di flessione. Sono state fatali un paio di sconfitte, quella in casa con il Bologna e quella con il Chievo. Ci è mancata un po’ di continuità in più rispetto alla Juventus ma possiamo ritenerci soddisfatti ugualmente. Anche per me è stato un campionato positivo. Non ho accusato il calo che di solito mi capitava d’inverno». E’ contentissimo per il gol realizzato a Bologna: «Ho ricevuto un passaggio da Blerim Dzemaili, mi sono aggiustato il pallone ed ho calciato con tutta la rabbia possibile. Poi abbiamo realizzato altre due reti legittimando la vittoria», ha confessato sul proprio sito internet. E la standing ovation dei tifosi al momento della sostituzione, lo ha colpito: «Ho capito la gioia dei tifosi e la festa finale con noi è stata più che comprensibile».
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione
A.S.
