«Entro la fine del 2012 cominceranno i lavori per il Mario Argento e lo stadio Collana». La promessa è di quelle pesanti e porta la firma del sindaco Luigi De Magistris intervenuto qualche giorno fa ad un incontro sulla legalità organizzato a Scampia dalla Star Judo di Gianni Maddaloni. Se proprio dovesse essere così sarebbe una svolta epocale per lo sport napoletano visto che si tratta di un palazzetto chiuso dal 1998 e sommerso da una marea di chiacchiere, progetti, impegni più o meno formali. Il futuro dell’impianto passa attraverso il project financing secondo il quale i soggetti promotori propongono alla Pubblica amministrazione di finanziare, eseguire e gestire un’opera pubblica il cui progetto è stato già approvato, in cambio degli utili generati da una efficiente gestione dell’opera stessa. Il Mario Argento è l’incompiuta più grande dell’area ovest di Napoli, quella in cui c’è la più alta densità di impianti sportivi che servono oltre duecentomila abitanti.
Basta attraversare la strada ed ecco il PalaBarbuto che combatte con un’agibilità rinnovata di mese in mese e non solo. Allagato da sopra e da sotto. Infiltrazioni dall’alto in presenza di pioggia forte, dal basso negli spogliatoi quando tutte le docce funzionano più o meno contemporaneamente. Accanto alla piscina Scandone, che è da considerarsi il miglior impianto pubblico flegreo, ecco il cinodromo, chiuso dal ‘95, dove qualcuno aveva addirittura ipotizzato la costruzione di una piscina temporanea nel caso di candidatura per gli Europei di pallanuoto. Il suo destino è legato ai progetti per zoo ed Edenlandia. Qualcosa si muove al polifunzionale di Soccavo. Cinque palestre su sette funzionanti, agibilità rinnovata mensilmente, una quindicina di società coinvolte tra basket, volley e arti marziali. Era stato annunciato un progetto di riqualificazione con tanto di fondi destinati. Operai e geometri stanno cominciando in questi giorni le prime misurazioni.
Allo Sferisterio nel 2006 si pensò un palazzo del ghiaccio. Tutto tace. «Ormai è passato un anno dall’insediamento della nuova amministrazione – ricorda il presidente del Coni provinciale Amedeo Salerno – ci aspettiamo adesso azioni concrete». Tra queste, chissà, anche il palazzetto di Pianura. Durante la sua costruzione furono ritrovati reperti archeologici. Da allora tutto è bloccato e non si sa perché. Come il parco dello sport di Bagnoli. È pronto ma mancano i finanziamenti per portare a termine le ultime opere e aprirlo alla città. C’è da dire, però, che la pista di atletica è utilizzabile solo per lo jogging e non è in grado di ospitare gare in quanto all’interno dell’anello sono stati costruiti campetti di calcio, basket e pallavolo. Idem la pista di pattinaggio non regolamentare.
Fonte: Il Mattino
La Redazione
P.S.
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