Il direttore Pietro Lo Monaco intervenuto ai microfoni di Si Gonfia la Rete in onda su Radio CRC ha rilasciato alcune dichiarazioni così raccolte e sintetizzate da IamNaples.it:
“Ho visto il Napoli con Genoa re l’ho visto ritemprato e tonico e aggressivo col tridente aggressivo con Dzemaili in pieno spolvero con un redditizio Behrami. Il secondo posto? quattro punti sono tanti anche se lo scontro diretto ci dirà tanto; in questo momento vedo però il Napoli favorito. A S. Siro è uno scontro diretto che potrebbe anche mettere al parola fine al discorso Champions. Un Milan che si lascia rimontare con il vantaggio di due gol e un uomo non è al top, tutto si paga. Le politiche aziendali delle due squadre? In questo mercato invernale degli ultimi tempi Galliani si è mosso con raziocinio, abbattendo i costi e ringiovanendo la squadra col Napoli che da sempre lavora in tal senso e chiude sempre in attivo perché si approccia positivamente alle conduzioni. Gomez e Ilicic? Il primo è uno importante e nel duo DNA ha la vittoria, è aggressivo, veloce, ma vedo un giovane interessantissimo come Insigne, non bruciare uno come lui che occupa la stessa posizione. se Cavani dovesse partire il Napoli si dovrebbe rimboccare le maniche e reperire uno o due di pari livello. Difesa? Diakitè non gioca da un anno e lo prendi a parametro zero; se vale la pena lo non vedo di primissima scelta. Benatia? È di spessore e potrebbe ben sostituire Campagnaro. Bene fa Mazzarri a voler giocatori di esperienza europea per essere competitivo ai massimi livelli. Dedè? Un buon giocatore ma ha l’incognita dell’Europa, appunto. Credo che il Napoli abbia la forza di andare a prendere giocatori forti in Europa. sto vedendo tanto calcio e sto profittando del mio stop per vederlo con calma, sono stato in Sudamerica e ho visto ottimi giovani con potenzialità importanti che possono interessare a società come il Napoli. La querelle con Pulvirenti? È un argomento piuttosto stucchevole. Ho fatto un atto lecito e dovuto: al Catania avevo un contratto depositato e come amministratore delegato non ho mai percepito nulla, la legge parla chiaro e sarà il giudice a valutare il come, dove e perché, sono cose che col calcio non hanno nulla a che vedere. Io all’Inter? Anche ai tempi di Zaccheroni ad Udine se ne parlava e un seguito non c’è stato. Io al Napoli? Diciamo invece che se fossi in Bigon ci penserei due volte prima di andare all’Inter. Il Napoli non ha nulla da invidiare ai primissimi club, l’Inter la vedo un gradino sotto agli azzurri sia societariamente che come organigramma. Chiunque è al Napoli dovrebbe pensar bene prima di lasciarlo, è una grande piazza con una passione che merita massimi traguardi.”
La Redazione
M.V.
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