Il Parma sarà la prima avversaria del Napoli di Gattuso nel nuovo campionato di Serie A. L’edizione odierna de La Gazzetta dello Sport ha intervistato Liverani, tecnico dei ducali, che ha parlato della stagione che verrà. Ecco quanto evidenziato da IamNaples: “Sono qui anche per Carli e l’organizzazione: avere un centro sportivo di livello mondiale è fondamentale e la rosa è di ottimo livello. Competeremo con tutti per la salvezza”.
SOCIETÀ – “Non credo che ci sia un ridimensionamento. Ci sono da mettere dentro giocatori di prospettiva mantenendo un’ossatura importante. Si possono fare quelle 2-3 cessioni, come fanno anche le altre squadre, ma questo non vuol dire ridimensionare. Significa riprogettare per poi andare avanti e mantenere il livello attuale che è buono per una realtà come Parma”.
PARMA – “L’organizzazione qui è fondamentale, si cura tutto ai minimi dettagli. Allo stesso tempo c’è voglia di stupire. I proprietari hanno dato un messaggio, se ci saranno da fare dei sacrifici, da qui a fine mercato, li faranno. Quest’anno è un mercato particolare. L’input che ho dalla proprietà non è quello di svendere, ma di vendere: dunque, se non arrivano offerte adeguate alla qualità dei calciatori, non siamo un club che deve svendere”.
PROMESSE – “Prometto sempre di lavorare per il bene della società e della città. Ho dei principi, ho un certo tipo di calcio da proporre. È evidente che per poterlo fare ci vuole del tempo. Le idee devono essere condivise da tutto l’ambiente sapendo che ci potranno essere delle difficoltà”.
GIOCO – “Sono importanti i principi di gioco: una squadra equilibrata, che sa sfruttare i calciatori e li mette nelle condizioni migliori. La stagione di Lecce ha detto questo. Per poter dare un’etichetta a un allenatore o a un giocatore servono degli anni e io, nel tempo, credo di non essere stato un allenatore ultra-offensivo, così come non sono mai stato ultra-difensivo. I numeri delle mie squadre sono sempre stati equilibrati, tranne l’anno scorso. Ma con il Lecce la difficoltà principale è stata determinata dal fatto che non potevamo spendere per tutti i reparti e si è deciso di intervenire di più sul settore offensivo, sapendo che dietro avremmo avuto qualche pecca”
FILOSOFIA – “Non esiste risultato senza bel gioco. Poi magari ci sono momenti, nelle partite o nella stagione, dove si può essere un po’ più belli e altri dove si capisce di essere più brutti e però si cerca di portare a casa il risultato”.
SALVEZZA – “Noi vogliamo provare a fare un certo tipo di calcio. Ma questo non significa che non potremo vincere le partite 1-0, magari soffrendo e divertendoci poco, oppure non potremo perdere delle partite giocando bene. Dovremo raggiungere velocemente la quota salvezza e poi vedremo cosa si potrà fare”.
SQUADRA – “Io vorrei un Parma con un’identità, che va in campo sapendo cosa fare: sa quando deve stringere i denti, sa quando deve giocare. Vogliamo raggiungere il più velocemente possibile l’equilibrio tra fase difensiva e offensiva”.
INGLESE – “Sono curioso di vedere giocatori che hanno fatto meno anche per problemi fisici. Su tutti, credo che sia l’anno della rivalsa calcistica per Inglese”.
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