Il tecnico del Lecce, Fabio Liverani, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della gara contro il Napoli in programma domani pomeriggio. Di seguito le parole:
Quali sono i dubbi di formazione?
“Babacar e Farias non sono recuperati, non ci saranno. Per fortuna, però, non abbiamo avuto altri problemi, ci saranno Falco e Lapadula. A centrocampo ho una bella e sana competizione, ci sono molte alternative: possiamo giocarcela in modi diversi, mi porterò fino a domani questi dubbi. Adesso sì, ho un bel reparto di centrocampo e consono alla categoria. In difesa l’unico ballottaggio è dovuto alla presenza o meno di Calderoni, se utilizzarlo dall’inizio o meno. Servirà una squadra al 100% per tutti i novanta minuti”.
Come sta Saponara?
“Ha avuto la febbre, ma di sicuro questo non vuol dire che non potrà essere della partita anche dal 1′”.
Ha vinto la panchina d’argento.
“Un premio importante, che mi è stato riconosciuto d ai colleghi. Ma queste sono soddisfazioni che allargo al mio staff, con cui abbiamo fatto un grande lavoro. Ringrazio tutti, anche squadra, proprietà, città e stampa”.
Chi giocherà in cabina di regia?
“Deciderò alla fine se mettere uno che faccia da frangiflutti oppure uno più da palleggio, anche in base a quelle che saranno le scelte del Napoli”.
Falco quindi ancora in campo.
“Lui per me non è mai stato un problema, ma solo un valore aggiunto. Attorno a lui va allestita una squadra che possa esaltarlo, quando non ha giocato è stato solo ed esclusivamente quando non era al top. Contro l’Inter prima e a Verona subito dopo non erano sfide per lui, l’ho voluto preservare per poi averlo al massimo per le gare che fanno al caso suo”.
“Credo siano andati anche oltre ogni loro aspettativa. Barak ha grandi qualità tecniche, Deiola ha portato i muscoli che servivano. E poi c’è Saponara che ha un estro fantastico, oltre a Donati e Paz: il primo ha l’esperienza giusta per noi, l’altro sarà una validissima alternativa”.
Il suo ruolo in questo Lecce.
“Sono pochi gli allenatori che possono fare come me in questa società, proprio per quella che è la mentalità italiana. Quando sono arrivato qui ho trovato subito una società importante, mi hanno messo nelle migliori condizioni per fare questo lavoro. Con il ds Meluso abbiamo lavorato alla perfezione, vincendo scommesse e superando le difficoltà. Ma non mi accontento, bisogna sempre puntare ad alzare l’asticella, perché nel calcio contano i risultati che passano dalla nostra crescita. A Lecce si rema in un’unica direzione, sono sereno”.
Le piace Barak? Sta benissimo…
“È arrivato in buone condizioni, nonostante a Udine ci fossero parametri diversi. Gli manca il ritmo partita, ma lo raggiungerà presto. Nella sua testa c’è l’Europeo, che sarebbe un traguardo eccezionale per lui”.
Cosa teme del Napoli?
“Gattuso sta ricostruendo alla grande, dopo un vero e proprio terremoto. Insieme all’Inter, a inizio campionato, era l’anti-Juve, ma evidentemente è successo qualcosa. 40mila spettatori? Significa tanto, la loro è una squadra forte. Per noi resta quasi impossibile, ma sarà fantastico giocare in uno degli stadi più importanti”.
Quali sono le prospettive di questo gruppo?
“Possiamo crescere ancora molto, questo sicuramente. Tutti devono ambire a giocare come titolari, abbiamo grandi margini di miglioramento”.
Deiola centrocampista centrale?
“Quando affrontiamo una squadra che ha molti calciatori offensivi, può essere uno schermo avanti alla difesa. Con lui, Petriccione e Tachtsidis abbiamo tre alternative nel ruolo di mediano e questo è un fattore importante”.
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