Terminata la conferenza stampa
“Se mi aspetto dal mercato giocatori giovani? L’importante che siano forti, sei quello che sai. Florenzi? A destra abbiamo due terzini che ci fanno stare tranquilli. Florenzi è un grande giocatore e si è meritato la gran carriera che ha fatto e sono sono qui è anche grazie a lui”:
“Se questo organico si possa sposare con il 4-2-3-1? Credo di sì. Credo che i calciatori siano giusti per fare questo modulo. Si dà seguito a questa cultura che sta seguendo il Napoli da qualche anno. In fase offensiva bisogna saper fare qualcosa di fare”.
“Come coniugare la riduzione dei costi e la qualificazone Champions? Le due cose non vanno a braccetto. Bisogna stare attenti ad entrambe le cose, ma il ritorno in Champions è importante anche sul discorso economico”.
“Demme come Pizarro alla Roma? E’ già come Pizarro alla Roma. E’ un giocatore che sa fare il regista. Gli ho detto che in Inghilterra danno un premio a chi si rende conto di che ha dietro e lui lo deve fare di più, ovvero deve vedere al contrario. Deve girare di più la testa”.
“Su cosa penso di lavorare sull’aspetto caratteriale? E’ una aspetto molto importante. E’ un tasto che si va a toccare. Tra il bianco e nero c’è il grigio e in quel grigio lì che ci sono sfumature e momenti su cui bisogna lavorare. La vita è fatta di molti momenti difficili e pochi belli e bisogna saper individuare i momenti belli. Se si gioca con tensione è difficile vincere. E’ quella la differenza tra i campioni e i non campioni”:
“Se ho parlato con Giuntoli di mercato? Sia Cristiano, il quale è un direttore sportivo fortissimo, che il presidente mi stanno facilitando il lavoro. Averli qui a disposizione per potersi confrontare è sempre importante. In questo momento si prendono decisioni importanti per tutta la stagione. Emerson Palmieri?
“Analogie tra il Napoli e l’Inter? Secondo me arrivare tra le prime 4 è difficile per tutti. Non si possono fare paragoni con il passato perché poi le cose cambiano, se vuoi migliorano per tutti. Spero d’andare avanti perché indietro già ci sono stato e non ci voglio tornare. Poi sarà il tempo a dire cosa faremo”.
“Manca qualcosa sul ruolo dei terzini? E’ presto, bisogna valutare ancora Ghoulam. Per ora sembra che il recupero di Ghoulam stia procedendo bene,altrimenti ci vuole un terzino sinistro. Malcuit? Si vede che ha questa corsa importante, questa vampata d’attaccare ma la fase difensiva è sempre importante. Mario Rui è un giocatore esperto ed ha un tecnica importante che gli permette di prendere posizione.
“La linea difensiva? E’ come gli altri reparti, si tenta d’allenare nella maniera corretta. I calciatori bisogna coinvolgerli. La linea difensiva allenata bene prede gol se non c’è la partecipazione del resto della squadra. Farò iniziare la costruzione del gioco dal basso? E’ giusta questa nuova formula. Dipende sempre anche dall’avversario. Più volte possibile va cominciata l’azione dal basso, bisogna saper accarezzare la palla”.
“Koulibaly? Giudizio tecnico sulla coppia Koulibaly-Manolas? Koulibaly è un giocatore che tutti vorrebbero avere. Se fosse per me, rimarebbe a Napoli. E’ difficile trovare il sostituto di Koulibaly. E’ considerato da tutti i compagni di squadra, parla tanto in campo. Gli si fanno i complimenti per la professionalità e anche quando non dice niente tutti rispettano la sua presenza per tutto quello che ha fatto. Manolas e Koulibaly ci può permettere d’aggredire alto perché sono entrambi veloci. Sono due giocatori che ti permettono di far tutto. Bisogna un po’ migliorare sulla costruzione. Loro sono d’accordo su tutte le cose che stiamo chiedendo”.
“Cosa serve il quadrato sul campo di Carciato? In passato avrei cambiato la formazione delle righe del campo. Il quadrato per dare dei riferimenti ai difensori su quando bisogna scappare e su quando bisogna cercare di prendere la palla. Seguirò i giocatori giovani? Bisogna che ci sia sempre un contatto tra i settori giovanili e gli obiettivi della società. Tutino? E’ un campioncino, poi ci sono campioni ed extracampioni. Petagna ha meritato d’essere a questi livelli ed ha aiutato il Napoli quando è stato chiamato in causa. Abbiamo diversi giocatori offensivi che possono dare una mano al Napoli. Bisogna stare sempre attenti al confronto interno”.
“Che lavoro chiederò ai centrocampisti? Che seguano gli attaccanti per andare a pressare, chiederò tanti km. Il centrocampista deve essere sempre online, sempre connesso. Il centrocampista non è dietro al pallone, ma dentro al pallone. Demme sicuramente è uno che ci riesce, così come Elmas. Sono giocatori che sono sempre disponibili alla corsa . Questa è un po’ la caratteristica di tutta la squadra d’essere una cosa unica. Lobotka e Gaetano? Sono due calciatori diversi. Mi fa piacere vedere Lobotka che l’avevamo valutato anche ai tempi dell’Inter. Gaetato è un talentino perché c’è ancora da valutare. Lui dice di voler giocare da trequartista, poi guardandolo bene può essere quello che costruisce 5 minuti indietro. Dal punto di vista tecnico è delizioso, deve migliorare il punto di vista fisico”.
“Come valuto il Trentino? E’ difficile rimanere concentrati di fronte a così tanta bellezza. E’ un posto di vacanza, è un posto dove si sta bene. Si fanno i complimenti al Sindaco per quello che è riuscito ad organizzare”.
“Ci sarà il turnover tra Meret ed Ospina? Già mi è successo con Szczesny ed Allison, si valuta di volta in volta. Sono entrambi giocatori forti. Bisogna avere dei portieri con una forte mentalità”.
“In quale reparti posso incidere io e in quali reparti può incidere il mercato? Ho ancora da fare delle valutazioni. Questa squadra ha bisogno di ruoli doppi perché quando giochi di giovedì e di domenica ci sono i calciatori che devono recuperare. Se dovessero andar via dei giocatori forti, bisognerebbe saperli sostituire”.
“Che anima ho trovato in questo gruppo? Come mi aspetto di trovare Insigne? Ho trovato un Napoli come pensavo, anche se mancano tanti giocatori. Insigne? Una volta l’ho sentito per telefono e una per messaggio. Mi è sembrato il capitano che immaginavo, vedendolo da fuori. Vuoi sul contratto volete trovare qualsiasi magagna. Abbiamo di fronte il capitano del Napoli, che ha dimostrato chi è anche all’Europeo, e il presidente del Napoli che è un comunicatore. Sono due persone forti ed avranno il tempo per guardarsi negli occhi e per parlare. Facciamo tornare Lorenzo e poi parlerà con De Laurentiis”.
“Il Napoli deve saper giocare con moduli diversi? Sì, perché è anche più stimolante per noi. Il 4-2-3-1 dà garanzie sia in difensiva che in offensiva. Il 4-3-3 è molto simile. Come l’Italia, bisogna saper fare qualcosa di diverso”.
“Se mi dà fastidio l’aggettivo aziendalista? E’ corretto secondo me. Io non vado a creare problemi nei contesti in cui vado a lavorare. Non vado a creare dei debiti assurdi che vanno a rovinare tutta la situazione. Si cerca d’ottimizzare senza buttar via niente di quello che è possibile utilizzare. Bisogna riuscire ad ottimizzare le risorse che si hanno a disposizione. Vengo dalla campagna e bisogna lavorare. Dobbiamo tener conto anche di tante cose che ci sono venute a capitare. Il presidente sa che bisogna saper allestire una squadra forte per tornare in Champions. Bisogna cercare di creare un gruppo di 23 giocatori forti. Ci saranno tante partite da disputate dove alcune saranno giocate da chi è stato utilizzato meno. La Champions può essere decisa da un solo punto di differenza e perciò dobbiamo avere giocatori pronti e forti”.
“Può essere l’anno di Osimhen? Per noi sarà sicuramente sarà un punto di forza. E’ un calciatore completo sotto tutti i punti di vista. Non sa solo far gol, ma si batte tanto per i compagni di squadra e quello un’evidenza importante per il resto del gruppo. Chiaramente, Osimhen deve migliorare e si cerca di lavorare su questi punti migliorabili. Ogni cosa che gli chiediamo la fa con la massima disponibilità”
“La Nazionale influenzerà il campionato italiano? Credo di sì. La Nazionale si è saputa adattarsi ad ogni momento ed ha saputo soffrire. Sono fondamentali i calciatori, ma Mancini ci ha messo del suo e gli si fanno i complimenti. In questa Nazionale c’erano dei giocatori che avevano già vinto nelle nazionali giovanili e abituarsi a vincere aiuta sempre”.
“Perché ho fatto fermare la squadra per applaudire i tifosi? E’ venuto naturale. Dobbiamo ricordare a chi ci supporta, soprattutto se vanno a spendere le sacre ferie per starti vicino e per motivarti anche lontano dal Napoli. Abbiamo bisogno del calore dei nostri tifosi, ma dobbiamo ricordarci che ce lo dobbiamo meritare”.
“Le mie prime sensazioni? La panchina del Napoli è motivo d’orgoglio, ma è ancora presto per tirare delle somme perché mancano molti campioni. Quelli che ci sono hanno confermato le qualità che hanno. Aspettiamo d’avere a disposizione tutto il gruppo per essere più precisi nella valutazione”.
Iniza la conferenza stampa di Spalletti: “Tre regole che voglio vedere sul campo? Bisogna far provare fiducia ai giocatori Bisogna creare qualcosa che sia stimolante per i calciatori. Un qualcosa che i calciatori si riconoscano e in cui si possano motivare di continuo. Le qualità più importanti che ci vogliono fanno parte delle qualità dei giocatori. Ci vogliono giocatori importanti che sappiano giocare la palla nell’area avversaria. La qualità dei giocatori è sempre quella che fa la differenza”.
Prende la parola il sindaco di Dimaro-Folgarida: “Bentornati al Napoli e alla famiglia De Laurentiis. Benvenuto a mister Spalletti. E’ un vero piacere rivedervi. Ci sono delle restrinzioni e qualunque problema abbiate potete rivolgervi a me”.
Inzia la conferenza stampa
Benvenuti alla diretta testuale della prima conferenza stampa di Luciano Spalletti dal ritiro degli azzurri di Dimaro. C’è grande curiosità su cosa dirà il tecnico toscano dopo i primi due giorni di ritiro del Napoli in Trentino.
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