LE FORMAZIONI – Mancini non cambia niente nella formazione della vigilia, nessuna sorpresa in avanti con Chiesa e Pellegrini confermati, mentre in mezzo all’attacco c’è Immobile. Il centrocampo è quello titolare, mentre è la difesa a cambiare completamente: confermato il solo Bonucci, poi Chiellini, Spinazzola e D’Ambrosio per Acerbi, Emerson Palmieri e Florenzi. Invece l’Olanda, pur con il 4-3-3 classico, trova Aké a sinistra, Wijnaldum sulla linea dei trequartisti e Luuk De Jong come centravanti.
SUBITO IN VANTAGGIO – La sensazione è che l’Olanda sia ottimamente messa in campo, nonché molto pericolosa dal centrocampo in su, mentr e balli sulle infilate che possono arrivare da Immobile e compagni. Proprio su un filtante di Barella arriva il vantaggio: Pellegrini di fronte alla porta non sbaglia sull’uscita di Cillessen, è 1-0. Dopo il vantaggio gli Orange rischiano di imbarcare acqua, tanto che Immobile ha due occasioni per raddoppiare, ma prima cincischia e cerca l’assist, poi chiama il portiere avversario alla parata.
QUASI PER CASO – Verratti in mezzo trova le geometrie giustep er inventare, tanto che Chiesa ha l’uno contro uno con Aké che non viene sfruttato. Il problema arriva sulla destra, dove Blind riesce a sfondare al venticinquesimo, trovando il cross per Depay. Il tiro non sarebbe irresistibile, ma Van De Beek si trova il pallone per caso, fra i piedi, sparando poi all’incrocio da pochi passi. È il gol del pari, forse non del tutto meritato. A equilibrare le occasioni ci pensa ancora Blind che centra per De Jong, al minuto trentacinque, ma il colpo di testa è insolitamente pigro per l’attaccante, di solito insuperabile.
TRE SCAGLIONI – L’Italia gioca bene i primi venti minuti, l’Olanda esce per oltre un quarto d’ora, il finale è ancora azzurro. Le occasioni di D’Ambrosio e Bonucci potrebbero riportare avanti gli azzurri, ma prima è bravo Cillessen, poi il colpo di testa del difensore è impreciso. La ripresa parte in maniera completamente diversa, con una pressione oranje e una super parata di Donnarumma su Depay. Su un contropiede Immobile avrebbe il pallone per il vantaggio, dopo una topica di Hateboer, ma invece di cercare il dribbling calcia addosso a Cillessen.
ANCHE L’OLANDA BENE – A differenza del solito l’Italia viene irretita dagli avversari, con qualche occasione da una parte e dall’altra, anche se molte più potenziali che tangibili, figlie di contropiedi con superiorità numerica che poi non sfociano i tentativi verso la porta. Due traversoni bassi finiscono preda di Cillessen, altrettanti non raggiungono il piede di un attaccante azzurro per poco. Il pareggio è comunque risultato giusto per quanto visto in campo.
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