Una formazione, due, poi buona la terza, quella con Balotelli, si suppone. Inutile continuare a nascondersi, almeno parzialmente. Lo prendiamo come un segnale di forza: per la prima volta da quando l’Italia è al lavoro per questo Mondiale, ovvero dal 19 maggio scorso, Cesare Prandelli ha mostrato concretamente e fino in fondo, davanti a taccuini e telecamere, quello che ha in mente per iniziare nel migliore dei modi la sua avventura brasiliana, contro l’Inghilterra, tra due giorni. Niente seduta tattica chiusa dopo un’ora di esercizi ma quarantacinque minuti di partitella alla luce del sole.
IL QUADRO . A questo primo dato, la cornice diciamo così, bisogna aggiungere il quadro. E questo ha gli elementi già anticipati nei giorni scorsi: il ct sta preparando una Nazionale con un paio di schemi base, con alcuni cambi già previsti, al netto dello svolgimento concreto del match, e ancora un ballottaggio, anzi un “Balotaggio”, se ci passate il termine. Diciamo in sintesi: Italia con il 4-1-4-1: linea bassa con l’esperienza al centro di Barzagli-Chiellini e la gioventù di Darmian-De Sciglio sulle fasce; De Rossi davanti o dentro la difesa a seconda dei movimenti con o senza palla della squadra, più una mediana con due cervelli, anche in questo caso con combinazione di età, Verratti-Pirlo, supportati da Candreva e Marchisio, a dare gamba alla manovra; e terminale offensivo Balotelli, ancora un’incollatura davanti a Immobile. E’ stata questa la terza formazione provata da Prandelli nel corso della mattinata, confortata dal sole dopo la pioggia battente di martedì.
VELOCITA SI’ MA… Prima di descrivere le altre due formazioni testate, bisogna dire che, rispetto a 48 ore fa, la velocità di gioco è sicuramente migliorata, segno che lo scarico attuato dopo le grandi fatiche sta dando i suoi frutti. Resta il dato da valutare che in 45’ si è visto un solo gol, di Cassano, e pochissime conclusioni complessive. E’ pur vero che, se anche Hodgson dovesse davvero giocare con una sola punta, ci aspetta una partita estremamente tattica, in un mare di centrocampisti, da risolvere magari con un solo gol. Magari su punizione. In questo caso, come riportiamo a parte, l’azzurro più ispirato è risultato Balotelli, nullo invece durante le azioni in movimento. Non che Immobile abbia particolarmente brillato, però resta questo l’ultimo nodo da sciogliere.
ALTERNATIVE. L’allenamento era iniziato proprio con l’ex torinista al centro dell’attacco, e con Insigne esterno sinistro al posto di Marchisio (gli altri nove/undicesimi erano quelli sopra descritti). Il giovane fantasista del Napoli è sicuramente tra i più brillanti e si candida a primo cambio (a meno di sorprese), soprattutto a partita bloccata. Prandelli ha anche provato un 4-4-2, con Paletta per Barzagli e Chiellini esterno sinistro. A centrocampo, con Marchisio-Pirlo dentro Thiago-Parolo e la coppia Cassano-Balotelli in attacco. Questo è quanto.
Intanto, da Manaus arrivano immagini sconfortanti sullo stato del terreno di gioco: più sabbia che erba, tanto per facilitare chi arrancherà nell’afa amazzonica.
Fonte: Corriere dello Sport
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