Dall’Ischia saldamente al comando del girone H di serie D a quella mitica tripletta che rifilò – lui napoletano doc e all’epoca attaccante del Venezia – alla Juventus eliminandola dalla Coppa Italia. Sasà Campilongo, nel cuore porta il Napoli mentre ora in campo guida il club isolano del patron Lello Carlino che vuole riportare presto fra i professionisti.
Domenica contro il Grottaglie, una goleada. «Sinceramente – replica l’allenatore – sono rimasto senza parole. Non tanto per i 9 gol, ma perchè il Grottaglie pure essendo fanalino di coda, era la stessa squadra che aveva dato filo da torcere a tutti: ci attendevamo un match ben diverso. Esagerazione? Forse sì, ma da parte dei pugliesi, perchè si sono presentati in campo con due attaccanti e hanno mantenuto questo assetto per tutta la partita. Anche dopo lo 0-4».
In campo è apparsa comunque un’Ischia in grandissima condizione. «Il 9-1 – prosegue Campilongo – non è stato nemmeno veritiero perchè il nostro attacco ha sprecato almeno altre 4-5 palle gol… Ripeto, l’impostazione tattica degli avversari era sbagliata e noi non abbiamo voluto umiliare nessuno. Ma è chiaro che non si possono tarpare le ali ai nostri bomber che ora guardano alla classifica cannonieri».
Su tutti, Cunzi. «Non sono abituato a elogiare i singoli, considerato che guardo sempre e soprattutto al collettivo, ma devo dire che Cunzi sta diventando una pedina fondamentale nell’Ischia. E poi è in forma atletica strepitosa e ha tanta voglia di vincere». Per Cunzi una tripletta, come quella di tanti anni fa di Campilongo alla Juventus. «Sì, fu una partita memorabile per due motivi. Perchè col Venezia eliminammo la Juve dalla Coppa Italia, cosa già di per sè particolare, e perchè fu un napoletano come me a umiliarla. Anzi furono due: perchè il 4-1 finale lo mise a segno per noi Raffaele Cerbone, afragolese doc. Del resto, i miei gol alla Juve sono stati 4 in totale se si calcola anche quello dell’andata quando a Torino finì 1-1 e quando al mio gol rispose quello di Roberto Baggio. Sabato prossimo a Torino, spero proprio che ci sia un altro napoletano o comunque un giocatore del Napoli che possa rifilare un’altra tripletta ai bianconeri. Me lo auguro come tifoso e come napoletano».
Tornando invece ai gialloblù impegnati domenica prossima a Brindisi. «Credo – conclude l’allenatore – che sarà un bel match, nel quale spero saremo in grado di confermare il primato in classifica e quindi le nostre aspirazioni di promozione. Brindisi è una piazza calcistica stupenda e molto competente. Il mio legame con la città risale al 1987 quando militavo in C1 con i pugliesi e come avversaria ”nobile” avevamo proprio l’Ischia. Adesso, le parti, per fortuna sono invertite».
Fonte: Il Mattino
La Redazione
P.S.
Condividi:
- Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Twitter (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per condividere su Ok Notizie (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per inviare un link a un amico via e-mail (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pinterest (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pocket (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Tumblr (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su LinkedIn (Si apre in una nuova finestra)
- Altro