Germania, Brasile, Italia.Queste, nell’ordine, le favorite diMarcello Lippi per la vittoria dei prossimi Mondiali brasiliani. “E’ una mia sensazione: se dovessi dire qual è la mia preferenza, chiaro che sarebbe l’Italia” ha precisato l’ex ct azzurro. Lippi ha poi parlato della sua esperienza in Cina al Guangzhou: “Bella, anche se nel Paese manca una vera cultura del calcio. Sopratttutto a livello di nazionale sono ancora indietro”.
L’allenatore appare rilassato e soddisfatto della propria esperienza in Cina, dove è osannato da migliaia di tifosi del Guangzhou Evergrande, la squadra che ha portato a vincere due campionati cinesi (la Superleague) e una Coppa dei Campioni asiatica. A che punto è, secondo Lippi, il calcio cinese? “Ci vorranno ancora molti anni, a livello di club il movimento è buono ma come Nazionale sono ancora molto indietro”. Quando, due anni fa, è sbarcato in Cina, Lippi ha trovato il calcio locale “disorganizzato dal punto di vista tattico. Non essendoci gioco senza palla, non c’era pressing e neppure aggressività. Abbiamo lavorato, sull’aggressività, sulla velocità, sulle accelerazioni, per guadagnare campo quando hai la palla. Non c’è tradizione, i bambini non giocano al calcio. Il calcio non si insegna nelle scuole, per quanto siano bravi gli istruttori”. Tutto bene invece sul piano personale: “Nella vita quotidiana, mi sono trovato ottimamente”.
Fonte: sportmediaset.com
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