È una tragedia umana, ma rischia anche di avere delle dolorose implicazioni di natura sportiva, di cui il Napoli si sta preparando a tenere conto. Hugo Campagnaro è nei guai, dopo il gravissimo incidente stradale in cui è rimasto coinvolto in Argentina, costato la vita a tre persone. Il calciatore sudamericano, sotto accusa per guida imprudente (ancora in corso gli esami sul tasso alcolico nel suo sangue), è infatti indagato per “omicidio colposo aggravato”, reato che prevede l’arresto e una condanna severa: dai 2 ai 5 anni di galera, commutabili con eventuali attenuanti in servizi sociali. L’azzurro, per rimanere in libertà fino al termine delle indagini, è stato obbligato a pagare una forte cauzione di 2 milioni di pesos, l’equivalente di 350 mila euro circa. Il pm Walter Guzman, a cui è affidato il caso, ha fatto sapere che lo interrogherà nel corso della prossima settimana. Contro il difensore, ieri, si sono scagliati con pesanti insinuazioni i familiari delle vittime, raccontando di aver ricevuto addirittura offerte in denaro per ritirare la loro denuncia e favorire l’archiviazione del caso. Indiscrezioni tutte da provare. Ma la posizione di Campagnaro è già abbastanza pesante. Non gli sarà ritirato il passaporto, considerando che è un personaggio pubblico ed è escluso che si possa rendere irreperibile. In teoria, dunque, il Napoli può pensare di riaverlo a disposizione in tempi brevi, in attesa che si svolga l’eventuale processo. Il club azzurro, però, è intenzionato a vederci chiaro e terrà d’occhio con grande attenzione gli sviluppi della vicenda. È improbabile, vista la piega presa dagli avvenimenti, che De Laurentiis intenda garantire una assistenza legale al suo giocatore: l’ipotesi che era circolata in un primo momento. È s’è interrotto a Londra, chissà se soltanto per lo stop ai voli verso il Sud America – causato dall’eruzione di un vulcano – pure il viaggio del medico sociale De Nicola, inviato al capezzale del difensore argentino. Un segnale, forse, di distacco. La gestione di Campagnaro, in caso di condanna per omicidio, sia pure colposo, diventerebbe per il Napoli un rompicapo molto difficile da risolvere. Pure per lo stato d’animo del giocatore,che dovrà far i conti con dei terribili sensi di colpa. C’è dunque anche l’estrema ipotesi, cinica e forse prematura, che l’avventura con la maglia azzurra dell’argentino si possa interrompere per un po’. E non è un caso che sia stata congelata la cessione di Santacroce.
La Redazione
C.T.
Fonte: Repubblica
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