De Sanctis 6 – Un’ora e mezzo ad ammirare gli orli della basilica di San Domenico, che si affaccia sul Franchi. Insomma, lo pagano per fare il turista.
Campagnaro 6 – Senza gioco in mezzo, Cavani aspetta i suoi lanci. Che planano lenti e non sempre precisi. Ma dietro non sbaglia niente.
Britos 6 – Stesso discorso del compagno, anche se con un paio di errori veniali.
Gamberini 6 – L’unico tiro vero del primo tempo porta la sua firma e arriva dopo una palla strappata a D’Agostino. Visto che non deve lavorare come difensore, almeno si fa vedere in attacco.
Pandev (23’ st) 6,5 – E’ l’uomo della svolta. Col suo inserimento, Mazzarri cambia modulo e fa avanzare la squadra. Poi Goran si procura anche il rigore.
Maggio 6,5 – Altro giocatore decisivo in questa vittoria. Per 85’, come tutta la squadra, non si vede proprio, ma al momento decisivo piazza il colpo con uno spunto che ricorda i suoi tempi migliori.
Behrami 6 – Corre con o senza palla, ma la qualità del suo gioco è quella che è e soffre più di tutti l’assenza di Inler: gioca senza sapersi orientare.
Donadel 5,5 – Se c’è da lottare, non si tira indietro. Se c’è da giocare, è un problema. La sua difficoltà tecnica appare evidente anche di fronte al Siena.
Zuniga 5,5 – Attacca poco, spinge male e non punge.
Hamsik 6 – Arriva alla sufficienza solo per l’assist decisivo con cui mette Maggio davanti alla porta. Non c’è altro nella sua partita. Eppure, in assenza di Inler, dovrebbe toccare a lui il compito di alzare la qualità della manovra e rendere la squadra meno grigia.
Cavani 6,5 – Un assist per Hamsik (che sbaglia il tiro deviato da Pegolo), un colpo di testa molto bello e il gol su rigore con cui chiude il conto di questa partita. E’ il gol numero 22 della sua stagione napoletana, il numero 42 con il Napoli nell’anno 2012 (più i 3 con l’Uruguay). In una partita così difficile, la sua rete resta comunque una certezza.
Insigne 6 – E’ l’attaccante che si muove di più. Ci prova anche da fuori area.
Mazzarri (all.) 6,5 – Se il voto fosse per i primi 85’ non arriverebbe alla sufficienza. Però l’idea di cambiare assetto è determinante come i due cambi (Pandev ed El Kaddouri), che gli danno pienamente ragione.
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione
A.S.
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