Lo aveva detto alla vigilia: questo è il momento di vincere qualcosa. E quando ha visto sfuggire questa prospettiva, allontanarsi sulla linea dell’orizzonte, lui, Ezequiel Lavezzi, ha praticamente da solo trascinato la squadra verso una sconfitta che tiene aperto il risultato conclusivo, cioè la qualificazione alla finale dell’Olimpico. Il Napoli ringrazia il Pocho: senza di lui la partita poteva finire peggio, molto peggio. Invece, man mano che l’argentino è entrato in partita, man mano che ha carburato, la squadra ha cambiato passo, facendo ricordare quella dello scorso anno che riusciva a cambiare negli ultimi secondi l’andamento delle partite. Tutto in pochi minuti: un palo, una traversa, un salvataggio sulla linea e un gol. Forse avrà un minimo di rimpianti, Mazzarri. Ha deciso di tenere in panchina il Pocho ma poi, per rimettere un minimo in linea di galleggiamento la sua barca è stato costretto a richiamarlo frettolosamente alle armi. E lui ha risposto alla sua maniera perché questo è il momento, per il Napoli, di cominciare a vincere, di raccogliere quello che è stato seminato da quando la squadra è risorta in serie A.
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