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L’Inghilterra si ferma per 7′. Partite inziate in ritardo per ricordare la stage dell’Hillsborough

Sette minuti per commemorare le 96 vittime della tragedia dell’Hillsborugh. La Premier e le altre competizioni calcistiche inglesi si fermano, facendo iniziare la partite con 7′ di ritardo su tutti i campi, per ricordare una delle più grandi tragedie della storia del calcio.

15 Aprlie 1989, 25 anni fa. Nello stadio di Hillsborough, a Sheffield si disputa la semifinale di FA Cup, tra Liverpool e Nottingham Forrest. Quel giorno arrivarono da Liverppol moltissimi tifosi, più di quanti l’impianto di Sheffield potesse contenere. La Polizia, non accorgendosi dell’enorme massa di persone, aprì i varchi, nel tentativo di fare defluire la calca che si era formata all’ingresso dell’impianto. Purtroppo la capienza di alcuni settori non consentiva una tale mole di gente. I tifosi, per non essere schiacciati cercarono di invadere il campo. La Polizia però non comprese il vero motivo dell’invasione, caricando indiscriminatamente i tifosi che cercavano di sfuggire alla calca. I supporters si trovarono così schiacciati da un lato dalle cariche della polizia e dall’altro dall’arrivo di nuovi tifosi fuori lo stadio. Solamente dopo diversi drammatici minuti la situazione fu compresa, ma era troppo tardi: in quella calca avevano perso la vita 96 tifosi del Liverpool.

Per anni, volutamente o meno, non si è fatta chiarezza sulla strage. I tifosi del Liverpool, già nel mirino per i fatti dell’Heysel, furono ingiustamente additati come gli unici colpevoli, mentre il governo conservatore di Margareth Thatcher, approfittò della situazione per intensificare la sua campagna contro gli hooligans (o contro il” calcio popolare” secondo alcuni). Fatto sta che i vertici del governo di allora scagionarono la Polizia da qualsiasi responsabilità. Solo anni dopo fu permesso di fare luce si quei tragici istanti.

Venticinque anni dopo l’Inghilterra si ferma per 7′, per ricordare quel tragico giorno in cui morirono 96 persone, la cui unica colpa era stata quella di seguire la loro squadra e vivere la loro passione.

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