Spostamenti consentiti dal 21 dicembre solo per fare ritorno al luogo di residenza. A Capodanno, chiusura alle 18 anche per i ristoranti degli alberghi. A Natale e nell’ultimo giorno dell’anno, divieto di uscire dal proprio Comune. Sono queste le ultimissime indiscrezioni sulle misure anti-Covid che il governo metterà in campo con il nuovo Dpcm, in vigore dal 4 dicembre. Indiscrezioni che sono emerse dalla riunione, terminata nella notte, tra il premier Giuseppe Conte, i capi delegazione di maggioranza e il ministro agli Affari Regionali Francesco Boccia. Il governo ha definito l’ossatura di massima del provvedimento, in vista dell’informativa del ministro Roberto Speranza alle Camere e di un nuovo confronto con le Regioni
Non si potrà andare nelle seconde case fuori dalla Regione
A partire dal 21 dicembre, dunque, gli spostamenti tra Regioni gialle saranno consentiti solo per far ritorno al proprio luogo di residenza, e forse al domicilio. Non ci si potrà invece spostare per incontrare i parenti o andare verso le seconde case fuori Regione: «Non possiamo rischiare di far ammalare i nostri nonni e non possiamo ignorare che abbiamo ancora centinaia di morti ogni giorno», spiega un ministro rigorista. Non dovrebbero essere modificati, a quanto si apprende, i criteri che, fin dal primo Dpcm, definiscono le eccezioni: ci si può muovere per «comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità ovvero per motivi di salute».
Ristoranti aperti a pranzo il 25 e 26 dicembre e a Capodanno
Il 24 e 25 dicembre e il primo gennaio non si potrà uscire dal proprio Comune. Si va delineando, dunque, una sorta di zona gialla rafforzata, con la possibilità per i ristoranti di restare aperti, a pranzo, il 25 e 26 dicembre e il primo gennaio. A Capodanno, per evitare veglioni, anche i ristoranti degli alberghi potrebbero dover chiudere alle 18. Per i clienti solo servizio in camera. Sulle persone da ospitare a cena o a pranzo a casa non arriveranno regole e divieti, ma raccomandazioni e l’invito a evitare di stare con persone non conviventi.
Negozi aperti fino alle 21, coprifuoco dalle 22
In tutto il periodo, compreso il Natale, resterà il coprifuoco dalle 22 e l’apertura dei negozi fino alle 21. La messa di Natale – ma su questo valuta la Cei – dovrebbe svolgersi alle 20. Altri nodi restano da sciogliere e lo saranno solo dopo il confronto con il Parlamento e con le Regioni: qualcosa potrebbe cambiare. Sulla chiusura degli alberghi vicini alle piste da sci, ad esempio, si è dibattuto a lungo ma una decisione non è stata ancora presa. Così come resta l’incognita del possibile ritorno in classe degli studenti delle superiori da dicembre.
Stop a impianti sciistici e crociere
Ci sono alcuni punti fermi: gli impianti sciistici restano chiusi fino a gennaio (Francia e Germania dovrebbero fare come l’Italia, avrebbe detto il premier nel pomeriggio) e per evitare il contagio di ritorno da altri Paesi che hanno gli impianti aperti, dovrebbe esserci obbligo di quarantena. Le crociere dovrebbero subire uno stop, per evitare che le feste vietate a terra, si svolgano in mare.
fonte: open.online
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