Il Napoli è al terzo posto e c’è grande entusiasmo tra i tifosi partenopei. Iamnaples ha voluto indagare sul clima, sulle sensazioni, facendo domande ai tifosi partenopei sul Napoli di ieri, oggi e domani, confrontando i ricordi, le sensazioni e le speranze per il futuro.
Il NAPOLI di ieri
Maurizio studente 25 anni Napoli
Il Napoli di ieri è molto vago nei miei ricordi, solo un nome mi veniva sempre alla mente ed era quello di Maradona, tanto entusiasmo, la citta’ colorata di azzurro ed un nome prevalente tra i miei amici, Diego.
Alex libero imprenditore 32 anni Cosenza
I miei ricordi partono dal secondo scudetto in poi, soprattutto da quella finale di supercoppa vinta 5-1 contro i bianconeri. Ricordo vagamente gli anni d’oro essendo troppo piccolo!
Mariano autista 45 anni Modena
Ho vissuto gli anni d’oro del Napoli e quindi è chiaro che i ricordi si concentrano lì. Ma il Napoli non era solo Maradona, ma di tanti bravi calciatori ed altrettanti gregari. Gli unici rammarichi sono quelli di aver incontrato il Milan migliore di sempre, e tanta sfortuna nel doppio incontro col Real Madrid.
Mario sociologo 42 anni Napoli
Ricordo nitidamente (nonostante fossi ancora piccolo) Orlandini, Il buon Mattolini, e ricordo Castellini il mitico giaguaro, ma più di tutti r Beppe Savoldi; i suoi stacchi di testa e la sua “memorabile” canzone, di quando li incontravo vicino casa, erano bei tempi, non vincenti, ma bei tempi in cui andavo allo stadio con mio padre. Poi sono cresciuto e con me il Napoli e siamo arrivati al grande grandissimo Rudy Krol dei suoi lanci di 30/40 metri capaci di far segnare nientedimeno che il mitico PELLEGRINI,fino ad arrivare all’anno della svolta 1984.
L’arrivo del marziano, senza offesa il DIO del calcio, le sue giocate e la consapevolezza che… che fosse la volta buona…e insieme a lui b
Bagni, Giordano, Renica, Ciccio Romano, Ferrara…il grandissimo Peppe Bruscolotti e Caffarelli …settimane vissute con il countdown…e si parte…Brescia Napoli 0 a 1 e andiamooo…sarebbe lungo il racconto dello scudetto…ma è un anno vissuto intensamente ne avevo appena 18/19 voglia di vivere a 1000 dal lunedì al sabato…ma la domenica…non esisteva altro…è stato e rimarrà per sempre “il Napoli”
Pino pensionato 63 Anni Genova
Il Napoli di ieri che io ricordo oltre quello immenso del periodo di Maradona, è quello del mitico Stadio delVomero, Vinicio, Pesaola. I miei ricordi mi fanno rivivere le folle che a piedi passando per Medaglie D’Oro raggiungevano lo stadio vomerese. I colori della gente gli sfotto’ che quasi mai facevano degenerare i tifosi. Era un calcio puro e la domenica era attesa come qualche cosa di speciale, con un baba’, e chi non poteva permettersi lo stadio, c ‘era la tua bella radiolina
Maria insegnante Napoli
Io cosa ricordo? ti dico il primo ricordo che ho è la prima RADIOCRONACA DEL NAPOLI ascoltata ad una vecchia radio ad agosto del 1978, Napoli- Levski Sofia, era un’amichevole precampionato radiocronista Carlo Iuliano. Il Napoli vinse con un gol di Claudio Pellegrini, ala sinistra partito panchinaro come sostituto di Antonio Capone, oggi opinionista alla trasmissione di Gennaro Montuori (Palummella).Vediamo ancora, mio padre a maggio del 1985, ultima gara di campionato, mi portò a vedere l’uscita dei giocatori del Napoli.
La societa’ di oggi
Maurizio studente 25 anni Napoli
Oggi il Napoli è una squadra che è in continua crescita, è stabilmente nelle prime posizioni in Italia e sta cominciando la sua nuova esperienza europea; da tifoso non posso fare altro che sostenere la mia squadra sempre e saper aspettare.
Alex libero imprenditore 32 anni Cosenza
Bilanci in ordine, costi bassi, un progetto di uno stadio in divenire e una strategia di crescita internazionale del club mi tranquillizzano. E’ una società in crescita e che si è stabilità finalmente tra le prime 7, cosa non facile e con una rosa di giocatori molto giovani, aspetto da non trascurare.
Mario sociologo 42 anni Napoli
Oggi si vive di Sky, di campioni veri e presunti (i vari Maradona Careca Giordano solo per parlare del Napoli ma anche Van Basten Rumenigge ce li scordiamo), di scioperi annunciati,di tessere del tifoso (giuste ma gestite male) è il calcio delle intercettazioni telefoniche, degli scudetti levati e riassegnati delle retrocessioni e dei debiti societari ,è un calcio che tutto sommato non “attira più” (dal lunedi alla ipotetica domenica) ma si sa dentro di noi il sangue è azzurro…e quando in campo scende il NAPOLI tutto cambia, ci trasformiamo, diventiamo di nuovo bambini e ci scordiamo di tutte le “magagne” che ci sono dietro ma comunque siamo lì, sperando fino alla fine di sentire la musichetta della Champions la prossima stagione.
Il Napoli del futuro
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Maurizio studente 25 anni Napoli
Se penso al domani non credo che il Napoli possa prescindere da vittorie importanti come scudetto, Europa league, Champions League etc, spero e credo che il “piano De Laurentiis” contempli tutto ciò
Raffaele lavoratore 18 anni Napoli
Quello che spero in futuro di vedere e quello che non ho avuto modo di vedere in passato ovvero una squadra che possa regalarci anche qualche trofeo sarebbe davvero fantastico e spero che questo sogno si possa realizzare il prima possibile
Mario sociologo 42 anni Napoli
Il sogno è che il calcio di domani sia senza eccessi, un calcio all’inglese dove posso ritornare allo stadio senza dovermi preoccupare di dove lasciare la macchina, di che settore scegliere, di quale squadra avversaria c’è, oddio la Roma e sicuramente succede qualcosa, viene il Genoa, siamo gemellati, si può andare, di un calcio senza conferenze stampa 3 volte al giorno, ma soprattutto un calcio felice. Per quanto riguarda strettamente il Napoli,il nostro NAPOLI sarò fuori dal coro ma sogno un presidente stile Moratti, Abramovich o uno sceicco di quelli che non se ne fregano nulla (senza nulla togliere a De Laurentiis) attenzione qui parlo da tifoso, e il tifoso che c’è in me dice “voglio tutto” lo sportivo invece sogna rose ampie ma con tetto ingaggi, mi contraddico lo so,ma sono come Pippo nel cartone di walt disney quando si mette alla guida, mi trasformo, allora se tutti facessero un tetto ingaggi, allora sarebbe più equilibrato ma è assurdo solo pensarlo. Allora sogno un Florentino Perez che mi compra Kakà, Cristiano Ronaldo e Benzema. Sogno di tornare alla stadio senza dover sempre dire “RIZZOLI ha sbagliato apposta” ma tornare a credere nella buona fede e nella trasparenza del calcio. Ultima cosa: mi chiedo perchè non rendere il tempo semi effettivo, così si vede una partita di calcio e non le solite vecchie manfrine e ridicole perdite di tempo.
Conclusione
Per il Napoli di ieri nelle risposte degli intervistati c’è una prevalenza del ricordo del magico Diego Maradona, ma i piu’ attempati non disdegnano i bei ricordi di Vinicio, Pesaola, Tacchi, forse i ricordi sono anche legati alla loro gioventu’.
Per quello di oggi prevale l’opinione di una società solida fatta con una serie di professionisti collocati nei posti giusti, con dei recenti ricordi legati ad una società allo sfascio, dove quotidianamente c’era una caduta di immagine finita poi nel fallimento societario.
Quello del futuro fa avere delle certezze, certezze date dai risultati di oggi e dalle nuove prospettive, dove il calcio non è piu’ semplicemente spingere il pallone in rete, ma studiare bene i bilanci societari e le nuove tecniche di marketing.
Alessandro Sacco
