Lo conferma la Federcalcio albiceleste tramite il segretario delle selezioni nazionali dell’Associazione calcistica argentina (Afa), Luis Segura. “E’ Maradona che deve decidere il suo futuro, dopodichè si vedrà – ha spiegato parlando con la televisione Tyc Sports –. Il nostro presidente Julio Grandona non ha mai interrotto un rapporto con i tecnici prescelti e se Diego decide di continuare, sarà lui il ct”. Due dichiarazioni contrapposte hanno animato la posizione di Diego. Sull’edizione odierna del quotidiano di Buenos Aires “Cronica”, che ha parlato in esclusiva con il ct vicino alla sua casa di Ezeiza, sono apparse delle dichiarazioni di Maradona che annunciavano un probabile addio alla nazionale argentina.
“Adesso voglio stare con la mia famiglia”, ha affermato Maradona che per il momento non ha presentato alcuna rinuncia formale al suo incarico. Queste dichiarazioni sono state contraddette dal suo assistente Ajejandro Mancuso, che si è espresso così: “Conoscendo Diego è per me difficile pensare che voglia rinunciare, dopo aver fallito l’obbiettivo di conquistare la coppa del mondo. Non possiamo far crollare tutto quello che si è fatto di buono. Siamo cresciuti molto a livello di gruppo”, ha detto oggi Mancuso in un’intervista a radio Del Plata. Mancuso ha rivelato che, insieme a Hector Henrique, l’altro assistente di Maradona, ha manifestato il suo sostegno al ct per continuare un ciclo contrassegnato dal 72 per cento di vittorie in 25 incontri disputati, di cui tredici per gare ufficiali. “Già conosciamo bene ogni giocatore, come reagiscono nelle diverse situazioni, bisogna dare continuità al progetto”, ha aggiunto l’ex calciatore il cui ruolo, secondo i media, non era tecnico ma di “occuparsi personalmente di Maradona aiutandolo a gestire i suoi rapporti con la squadra e con l’esterno”. Mancuso ha definito “molto buono il lavoro fatto a Pretoria” ed ha annunciato che la commissione tecnica si riunirà nelle prossime ore “per analizzare tutto quello che è successo e trarne le conclusioni. Per ora credo che si debba continuare su questa linea. Contro la Germania avevamo ipotizzato di ricorrere al 4-4-2, poi lo schema è stato scartato”, ha rivelato.
LA REDAZIONE
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