Matteo Roggi, agente, vede tutto sommato dei risvolti positivi sull’idea della Fifa di limitare il numero della cessioni in prestito, portandole ad otto in una stagione (l’eccezione sarebbe per gli Under 21 cresciuti nel settore giovanile del club: in questo caso le cessioni sono permesse perché consentono la crescita di giocatori che altrimenti non avrebbero spazio in prima squadra). “Non mi sembra un’idea sbagliata, soprattutto se si cerca un calcio più sostenibile con una limitazione dei costi”, dice a Tuttomercatoweb.com. “Se arriva una limitazione del numero dei prestiti le società avrebbero interesse a tesserare meno calciatori. E le rose diventerebbero quindi meno ampie ma più di qualità. Aggiungo un altro elemento: spesso le società vanno a prendere ragazzi reduci da grandi exploit facendo sottoscrivere a loro contratti di 4-5 anni. Può succedere che poi questi ragazzi vengano meno alle aspettative e i club si ritrovano dunque con contratti lunghi, troppo lunghi. Con l’idea della Fifa invece ci sarebbe la possibilità e la necessità di fare scelte più accurate. Ci sarebbe quindi l’opportunità per i club di crescere sotto il profilo dello scouting e di dare più spazio al lavoro del settore giovanile. E permetterebbe anche lo sviluppo delle seconde squadre. Nell’immediato vedo difficile la realizzazione di questa idea perché vari club hanno tanti giocatori sotto contratto e li hanno mandati in giro in prestito. Servirebbe un po’ di tempo, ma ripeto: ci sono dei risvolti positivi”.
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