Il quarto scudetto consecutivo era ormai una formalità. Non solo perché bastava una vittoria a Troyes per chiudere matematicamente il conto, con otto turni di anticipo, ma anche perché quella del Psg è stata comunque una cavalcata solitaria fin dall’inizio di una stagione dominata senza lasciare speranze a nessun ipotetico sfidante. Un trionfo nel segno di Ibrahimovic, autore di quattro reti nel 9-0 che permette al Psg di dedicarsi ormai alla Champions, sola competizione dove ci sono rivali all’altezza. Non lo sono stati di certo Monaco, secondo e staccato ormai di 25 punti, il Lione in fase di emersione dopo un periodo nero, né il Marsiglia, perdutosi nel trauma post Bielsa.
CAVALCATA — Il Psg così ha rapidamente preso il largo, grazie anche a un cambio passo mentale che ha fatto la differenza rispetto allo scorso anno. Da agosto è apparsa evidente la convinzione nei propri mezzi dei campioni in carica che hanno trasformato la Ligue 1 in un campo di allenamento per preparare l’assalto all’unico trofeo che conta agli occhi dell’emiro del Qatar: la Champions, per ora tabù dopo tre eliminazioni di fila ai quarti. Spetta quindi a Ibrahimovic infrangere la barriera psicologica. Da trascinatore, a suon di gol. Come mercoledì nella trasferta vittoriosa in casa del Chelsea, per la qualificazione ai quarti. Come nella mattanza di oggi.
LA PARTITA — Il trionfo comincia con Cavani (14′), Pastore (18′) e Rabiot (19′ p.t.), prima dello show personale dello svedese che ha colpito in sequenza nella ripresa (1′, 7′ e 10′), portandosi momentaneamente a 101 gol in Ligue 1 dal suo arrivo nel 2012. Il sette a zero è un’autorete di Saunier (23′), l’ottavo sigillo ancora di Cavani, perfezionando un rigore respinto (30′). E poi ancora Ibrahimovic per l’umiliante 0-9 conclusivo (43′). E fanno 35 in 39 presenze stagionali, 27 in 24 gare in Ligue 1.
EN PLEIN — Un successo travolgente che rispecchia il corso di una stagione in cui è emerso definitivamente anche il talento di Verratti, maturato a fianco del maestro Thiago Motta, e l’ex rossonero Thiago Silva che ha ritrovato il miglior livello, da pre-mondiale 2014, consolidando la miglior difesa del torneo. Il Psg ora deve solo evitare il calo mentale, ma è un rischio remoto per Blanc che ricorda che la sua squadra vuole vincere tutto, almeno in patria dove è già in finale di coppa di Lega e ad un passo da quella di Francia. Ma anche in Europa il Psg avrà voce in capitolo.
Fonte: gazzetta.it
Condividi:
- Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Twitter (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per condividere su Ok Notizie (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per inviare un link a un amico via e-mail (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pinterest (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pocket (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Tumblr (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su LinkedIn (Si apre in una nuova finestra)
- Altro