L’avreste mai detto che anche a Doha, tredicesimo minuto del primo tempo d’una gara che sembra si stia giocando su una nuvoletta o in una bolla d’aria pura, ci scappi uno di quei cori che una volta venivano definiti di discriminazione territoriale? E invece succede anche allo «Jassim Bin Hammad Stadium» che ad un certo punto si alzi da una delle due curve un inopportuno, offensivo e inaspettato «O Vesuvio lavali con il fuoco». E devono essere arrivati sin qui gli esponenti d’un calcio becero, che riesce persino ad essere esportato. Però ormai non ci sono più sanzioni punitive e restano eventualmente soltanto le multe. Però in tribuna ci sono il presidente della Lega, Beretta, il primo ministro del Qatar – Sheikh Abdullah Bin Nasser Bin Khalifa Al Thani – ed il presidente della Qatar Football Association, Sheikh Hamed Bin Khalifa Bin Ahmed Al Thani. Forse gli ultimi due non hanno afferrato il senso.
Fonte: Corriere dello Sport
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