Due mesi fa Emiliano Mondonico, ex allenatore anche degli azzurri, lanciò un’idea di mercato: scambio Ibrahimovic-Cavani. «Il Psg è tra i pochi club a permettersi i soldi della clausola, se prende Cavani deve dare Ibra: a questo punto, perché De Laurentiis non si fionda a Parigi e conclude l’affare?».
Bisogna cedere il Matador?
«Per come si sono messe le cose, anche a livello ambientale, direi proprio di sì. Ibra più 40 milioni al Napoli, dite che l’affare non si può fare? Ibra e Cavani nella stessa squadra non possono coesistere. Lo svedese è uno che ti fa vincere, Benitez è un allenatore che ha portato a casa sempre qualche trofeo: mi sembra un binomio perfetto».
Per il momento la trattativa con Psg e Chelsea è in stand-by. Benitez rischia di avere in ritiro una squadra incompleta. È un problema?
«Assolutamente no. Se alla chiusura del mercato va via Cavani e arriva Ibrahimovic: mi dite che tipo di difficoltà potrebbe nascere? Stiamo parlando di top player di livello mondiale, anche in inverno vediamo giocatori che sbarcano a Natale e a Capodanno pronti per andare in campo. I calciatori che tratta il Napoli appartengono a una fascia alta, per quelli che ci sono e per quelli che ci saranno non sarà un problema aver svolto la preparazione precampionato con una squadra incompleta. Ciò vale anche per Benitez».
In nessun modo il protrarsi del caso Cavani potrebbe creare difficoltà?
«Alla squadra no, all’ambiente sì. Anzi, il malcontento è già venuto fuori. Gli striscioni di contestazione apparsi in città contro Cavani, infatti, sono una spia del malumore di una parte della tifoseria. La gente è delusa sia dal comportamento del giocatore che da quello della società: Cavani non ha mai detto di voler restare e il Napoli non ha mai dichiarato che il bomber è incedibile, anzi ascolta le proposte di chi è interessato alla trattativa. Questo significa che entrambi vogliono la stessa cosa ma per il gioco delle parti, ognuno tira la corda dalla propria parte. Speriamo che questa corda non si spezzi».
Fonte: Il Mattino.
La Redazione.
D.G.
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