Antonio Soda, ex allenatore di Michael Kayode della Fiorentina, ha rilasciato delle dichiarazioni in esclusiva a TvPlay.
Kayode ha impressionato tutti quando ha sfidato Kvaratskhelia nel match tra il Napoli e la Fiorentina.
“Sì, perché lui non pensa a chi ha di fronte, non lo fa apposta, ma perché lui si affida alle sue qualità, visto che arriva anche dal mondo dell’atletica. E’ un ragazzo che ha rispetto e si merita tutto quello che ha raggiunto. Lui ci tiene a migliorare. Io l’ho presi dalla Primavera e gli dissi subito che sarebbe arrivato in Serie A. Gli ho predetto anche che sarà convocato in Nazionale. Sembra un veterano. La sua forza è la testa”.
Lei ha allenato Kayode nel Gozzano in Serie D, ma si aspettava questo suo impatto nel mondo dei grandi?
“Era proprio piccolino, aveva 16 anni. Gli ho dato fiducia, perché gli ho riconosciuto qualcosa di importante in quello che faceva. L’ho fatto giocare sempre titolare. Lui era sotto di 2 anni, perché lui era un 2004 e giocano i 2002. Era un ragazzo che mi aveva impressionato ed io gli ho dato fiducia. L’abbiamo aiutato a crescere. E arrivato dov’è arrivato con la sua forza della volontà”.
Ci può anche raccontare le caratteristiche umane di Michael Kayode?
“Ha voglia di imparare e di crescere. Era pronto pur di migliorare. Era un ragazzo che mi chiedeva sempre cosa fare. Lavorava tanto quotidianamente tanto per farsi trovare pronto per la sfida della domenica”.
Kayode è la dimostrazione che un giovane bravo va fatto giocare a prescindere dall’età che ha?
“Io l’ho fatto giocare a 16, sono riuscito ad intravedere qualcosa di importante in lui. Noi vincemmo il campionato, ma avevamo la squadra più giovane. L’ho scelto quando era bambino, ma poi è cresciuto anche fisicamente. Un giovane bravo, ti ripaga la fiducia che gli dai quando lo fai giocare”.
La Fiorentina di Vincenzo Italiano è la squadra giusta per compiere il salto definitivo? Kayode gioca meglio in una difesa a 4 o a 5?
“Può giocare ovunque, anche alto se fai il 4-4-2. Secondo me, più avanti potrà fare anche il centrale. E’ un ragazzo in evoluzione, che crescerà ancora. Italiano? Io l’ho scoperto, poi lui è l’uomo giusto per aiutare Kayode a crescere ancora di più”.
Kayode può riuscire a strappare la convocazione per il prossimo Europeo come il vice di Giovanni Di Lorenzo?
“Come ho detto, è un giocatore in evoluzione. Lui arriverà in Nazionale, perché crescerà tantissimo. Io lo porterei all’Europeo, perché è un giocatore che può diventare veramente forte, che è stato già cercato dall’Arsenal”.
Kayode è già pronto per un top club o è meglio che continui il suo percorso di crescita nella Fiorentina? E’ già fuori mercato le big del campionato di Serie A?
“Dipende dalla Fiorentina, che è una società importante, ma se lo dovesse vendere, lo dovrà fare una squadra, per l’appunto, come l’Arsenal. Grandi di Serie A? Potrebbe essere già tardi, ma lui sarebbe perfetto per affidargli la corsia destra per tanti anni”.
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