La redazione di TvPlay ha intervistato Luca Prina, ex allenatore di Elia Caprile sia ai tempi del Chievo Primavera che della Pro Patria.
Lei ha allenato Caprile sia al Chievo Primavera che alla Pro Patria, si aspettava questo suo rendimento ad alto livello?
“Nel Chievo Primavera giocò da sotto età, ma mi accorsi subito sia della sua personalità che della sua capacità di leggere il gioco. Nonostante fosse un portiere, di fatto, cambiò l’idea di gioco dell’intera squadra con la sua personalità. Ci fu subito la percezione che avesse qualcosa più della media. Quando alla Pro Patria, infatti, mi dissero che era possibile prendere Caprile dal Leeds, rimasi sorpreso perché lui era già di una categoria superiore. Fece bene anche alla Pro Patria. E’ stato sempre conscio delle sue qualità, ma senza presunzione. Lavorò sugli aspetti in cui doveva migliorare”.
Luca Prina su Caprile: “All’Empoli ha dimostrato la capacità di rialzarsi”
Elia Caprile, nonostante la giovane età, sembra un portiere già navigato, tale aspetto è frutto della sua grande personalità?
“Sì, è maturo per gli anni che ha. Anche se, ovviamente, ha quella lucida follia che ci vuole per ricoprire il ruolo di portiere. Lui era competitivo anche in allenamento, non voleva mai subire gol. Tutti questi erano i segnali che hanno solo i giocatori che hanno il fuoco dentro. Poi era difficile pensare che potesse disputare così presto una stagione perfetta come quella dell’anno scorso al Bari. Vederlo arrivare in Serie A è stata davvero una grande soddisfazione”.
Caprile si è subito infortunato all’Empoli, ma quando è tornato in campo ha dato la sensazione che avesse sempre giocato. Che cosa ne pensa?
“Questa è la fotografia giusta che rappresenta la sua grandissima voglia di emergere. Ha dimostrato di potersi rialzare, non era facile: è stato concentrato sul rimettersi in condizione, rimettendosi sul pezzo”.
Caprile è di proprietà del Napoli, ma già l’anno prossimo potrebbe diventare il titolare di una squadra così importante come quella azzurra al posto di Meret?
“Se ci fosse ancora Giuntoli, secondo me, Caprile sarebbe stato l’anno prossimo il nuovo portiere del Napoli. Cristiano Giuntoli, vista la sua competenza, ha sempre fatto questo tipo di operazioni. Il Napoli in passato ha puntato negli anni scorsi su Meret, che ha un percorso simile a quello di Caprile. Se Elia dovesse fare un grande girone di ritorno con l’Empoli, il club partenopeo potrebbe davvero dargli un’occasione”.
William Scuotto per TvPlay
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