Leandro Rinaudo, ex difensore del Napoli, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di Radio Punto Zero, nel corso di Fuori Gara. Ecco quanto raccolto da IamNaples.it: “Il Napoli ha fatto una stagione strepitosa, nessuno si aspettava potesse lottare per il titolo ed invece ce l’ha quasi fatta. La Juve ha dimostrato la propria forza e merita i complimenti. Credo che il Napoli sia stanco dopo aver supportato una stagione importante. Il Napoli non ha i ricambi della Juve e la squadra ne sta risentendo. Il Bologna sta faticando un po’ ma è una squadra organizzata, ha il giusto mix di giocatori ed un allenatore molto preparato. Nella stagione 08-09 facemmo un girone d’andata strepitoso, poi ci fu un calo che portò all’esonero di Reja. Donadoni è un tecnico molto professionale, puntiglioso, all’avanguardia. Usa metodi di allenamento e tecniche diverse rispetto a quelle di Reja, che è un allenatore più esperto, vecchio stampo nell’impostazione del lavoro. Negli anni il Napoli è cresciuto tantissimo e la società è tornata a far parlar di sé in giro per il mondo. Per competere contro la Juve manca quel gradino finale, mancano altri campioni per iniziare a vincere, proprio come Higuain. La Juve ha una famiglia alle spalle tra le più importanti al mondo e negli anni ha vinto per la fame di vittoria che ha e, soprattutto, perché sono sempre arrivati dei giocatori fortissimi: è questa la vera differenza rispetto al Napoli. Gli arbitri non sono in malafede quando favoriscono la Juve, ricordo che in B, nei primi anni della mia carriera, gli arbitri mi trattavano in maniera diversa rispetto a quando sono cresciuto e ho giocato in Serie A. Prima non mi conoscevano, mi consideravano il ragazzino della Primavera, poi iniziarono a chiamarmi per nome. Raicevic è giovane, ha basi tecniche importanti ed un grande fisico. Ha bisogno di crescere e di non “adagiarsi”, deve essere sempre stimolato e deve avere la fortuna di trovare una società e un allenatore che non lo faccia sentire mai appagato. Ha tutte le qualità per poter stare a Napoli, ma dovrà anche dimostrarlo coi fatti”.
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