Fu designato dal presidente Achille Lauro come responsabile unico della gestione del Napoli a metà della stagione 61-62. E grazie alla sua spinta Roberto Fiore riuscì a portare gli azzurri dalla zona retrocessione alla promozione in serie A ed alla conquista della prima Coppa Italia della storia del Napoli. Molto più di un dirigente. L’ex presidente del Napoli Fiore ha rappresentato un tassello fondamentale nella storia azzurra. La sua prima impresa, forse, resterà per sempre la più gloriosa. Quella storica accoppiata promozione-Coppa Italia che non è mai più riuscita a nessuna squadra dal 62’ ad oggi. “Fu un avvenimento eccezionale – racconta Roberto Fiore a GianlucaDiMarzio.com – perché nessuno si aspettava che una squadra di serie B potesse sollevare la Coppa Italia. In realtà fu una stagione unica. Eravamo partiti male, eravamo ad un passo dalla serie C, ma poi iniziammo vincere in campionato e sulle ali dell’entusiasmo arrivarono anche i successi in Coppa. Riuscimmo a battere 4 squadre di serie A tra cui la Roma dall’attacco delle meraviglie ed il Torino dell’accoppiata Law-Baker”. Dopo la promozione, il presidente Lauro non si sarebbe mai aspettato anche il successo in Coppa: “Prima della finale mi chiese come avrei fatto a motivare i ragazzi per vincere ed io mi limitai ad invitarlo a prendere posto in tribuna a Roma e ad aspettare. Fu una partita tirata, ma alla fine riuscimmo a vincere. A quel punto il presidente Lauro mi venne a prendere personalmente in campo per portarmi con sé in in tribuna dal ministro Folchi al quale mi presentò come il vero vincitore di quella Coppa Italia”. Un piccolo segreto di quel trionfo però Fiore lo svela con il sorriso: “Da buon napoletano sono anche scaramantico, e anche quella volta mi affidai ad un rito collaudato. Durane tutto il campionato sperimentai che ci era di buon augurio passare da Roma prima delle trasferte al nord. In particolare a Via Veneto dove andavo sempre a bere qualcosa al Doney bar. Ovviamente feci la stessa cosa anche la sera prima della finale di Coppa Italia e quella volta portai lì anche i giocatori”. Non fu solo questione di fortuna contro la Spal perché il Napoli giocò alla grande. Merito anche dei riti scaramantici e della grande personalità di Roberto Fiore, molto più che un semplice dirigente nella storia del Napoli
Fonte: GianlucaDiMarzio.com
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