La Juventus vince la sfida d’andata della semifinale di Coppa Italia contro il Napoli non senza qualche polemica. Per commentare la sfida, TuttoMercatoWeb ha contattato in esclusiva l’ex attaccante bianconero Fabrizio Ravanelli.
Iniziamo dalle scelte di Allegri. Perché tornare alla difesa a 3 dopo i successi del 4-2-3-1?
“Onestamente non me l’aspettavo, ma le difficoltà iniziali della Juve non sono certamente dovute a questo. Va dato merito al Napoli che ha iniziato fortissimo e la Juve semplicemente non è entrata in ritmo. La penso come Allegri e come Chiellini, il modulo conta poco in questo contesto”.
Alla fine i valori sono venuti fuori e la Juve ha portato a casa un risultato importante.
“Nel primo tempo la situazione si era complicata, ma alla lunga è venuta fuori la qualità bianconera. La gara però purtroppo resta aperta, a Napoli non sarà semplice”.
A fine partita, le solite polemiche arbitrali. Il Napoli ha ragione a protestare?
“Per me l’arbitraggio è stato impeccabile. I due rigori della Juve erano netti, perché c’è un evidente danno procurato in entrambi. Una grande società come è il Napoli non può attaccarsi a questo, anche perché il rigore su Albiol non credo ci fosse. Il difensore è andato addosso a Pjanic, semplicemente. In sostanza, la Juve è stata semplicemente più forte”.
A questo punto parlare di triplete è davvero utopia?
“Solo chi ha giocato alla Juve può capire la filosofia della società, che è quella di pensare partita per partita, competizione per competizione. Parlare ora di triplete non ha senso semplicemente perché non è nel dna della Juve, un dna fatto di lavoro e sacrificio. La Juve non ha mai fatto pensieri del genere e non lo farà certamente adesso”.
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