“Paris est magique”, recita uno degli slogan dei tifosi della capolista di Ligue 1 e quest’anno si fa fatica a non crederci visto che nelle prime 15 giornate il Paris Saint Germain ha messo a segno la bellezza di 34 gol, di cui 21 con la sua coppia di fenomeni in attacco. I dubbi sulla possibile convivenza tra due giganti come Zlatan Ibrahimovic, 11 reti, e Edinson Cavani,10, solo per rimanere alla Ligue, si stanno dissolvendo con il passare delle giornate e le geometrie disegnate da Laurent Blanc stanno man mano diventando collaudati automatismi, in un gruppo capace di andare a segno anche quando il gioco è meno corale e organico ma più cinico.
Chi non ha mai avuto dubbi su questo connubio è l’ex dirigente del Psg, Leonardo che non si è detto sorpreso dei risultati «Sono tranquillo mi diverto e segno» Oggi in campionato contro l’Evian per allungare di nuovoraggiunti, perché più che concorrenti i
due giocatori si trovano ora su un piano di complementarietà senza scendere a compromessi: « Edison ha personalità, è una star, ma ama vivere in tranquillità. E’ un giocatore moderno, un professionista intelligente, capace di adattarsi a qualsiasi situazione. Già a Palermo e Napoli ha vissuto esperienze di grande pressione e Parigi è stata una sua scelta: averlo in squadra regala la sicurezza di ottenere dei risultati, perché è lui il primo a cercarli. In più con Ibra hanno trovato il loro equilibrio: non sono lì per rubarsi il posto, ma per completarsi ».
Il sentimento più forte che si ha vedendo Cavani in campo, e anche fuori, è proprio quello di una ritrovata tranquillità e concentrazione: il giocatore uruguaiano infatti si è messo ancora una volta a totale disposizione della squadra, senza mostrare alcun atteggiamento da star. « Mi sento tranquillo e non ho alcun problema a livello fisico: il mio desiderio è quello di continuare così, voglio lavorare per crescere ancora e magari raggiungere insieme a tutta la squadra dei traguardi importanti. L’ultima vittoria in Champions ha avuto un significato particolare, perché è giunta al novantesimo in modo un po’ rocambolesco ma fantastico, inoltre ci ha regalato la qualificazione per il passaggio del turno ed è stato molto importante per me e per tutta la squadra ». La capacità di adattamento, come sottolineato da Leonardo, si rispecchia anche nella sua attuale posizione di vice-capocannoniere, alle spalle appunto di Ibra, ma nonostante questo e l’amore espresso dal pubblico, Cavani rimanda al mittente qualsiasi titolo che lo possa incensare: « No, non mi sento il principe del Parc, faccio parte del gruppo e lavoro per i miei compagni, perché solo unendo le nostre forze potremmo ottenere gli obiettivi che ci siamo posti. Portare a casa la Champions per noi sarebbe un sogno meraviglioso, ma rimaniamo con i piedi per terra e tentiamo di dare il massimo giornata dopo giornata. Io da parte mia tento di dare il mio contibuto facendo più gol possibili. Gli obiettivi sono chiari sin dall’inizio di stagione – ha concluso Cavani – e stiamo lavorando in questo senso : il gruppo con il passare dei mesi è sicuramente diventato più solido, perché abbiamo imparato a conoscerci e a giocare seguendo degli automatismi naturali».
Il sentimento di unità che sta vivendo la squadra è poi stato esaltato anche dalle parole di Ibrahimovic che, dopo essersi speso positivamente per il giocatore uruguaiano la scorsa settimana, ha avuto parole importanti anche per il capitano della squadra Thiago Silva: « Credo che la sua presenza sia importantissima per noi, sia fuori sia dentro il campo, perché è qualcuno capace di trasmettere fiducia e tranquillità e per me è il miglior capitano che la squadra possa avere. Lui ha molte responsabilità, non solo a livello ‘mentale’, ma propriamente tecnico visto che è lui a gestire il reparto arretrato ».
Per avere ulteriori conferme, basterà aspettare questa sera quando Il Psg scederà in campo contro l’Evian a Annecy, anche se mancheranno all’appello Alex, Thiago Motta e Lavezzi, ufficialmente per affaticamento
Fonte: Corriere dello Sport
