Bruno Giordano, ex attaccante di Napoli e Lazio, ha rilasciato un’intervista al Corriere dello Sport:
Kvara è tornato?
“Con l’Udinese sì, era lui, quello vero, forte, che tutti conoscono, che si procura un rigore, che vuole il gol e lo ottiene con determinazione. “Lo scavino è stato fantastico ed era difficile perché emotivamente dopo due pali puoi essere condizionato nel fare una giocata simile. Kvaratskhelia ha confermato di avere la sensibilità e il carattere dei campioni”.
Ha reso tutto così semplice, quasi un gioco da ragazzi.
“Invece si tratta di un gesto tecnico complicatissimo perché Silvestri stava intervendo e Kvara se avesse alzato troppo la palla avrebbe rischiato di perderla col ritorno dei difensori. Ha pennellato tutto alla perfezione calcolando spazio e tempo, ha accompagnato la palla in porta. La preparazione al gol è stata perfetta e lo scavino non è l’unica cosa speciale”.
Ah no?
“Se riguardate l’azione noterete che lui quando ruba palla all’avversario non compie un semplice tackle ma, di fatto, crea i presupposti per il suo gol. Il suo è uno stop a seguire, conduce la palla dove serve per il pallonetto, è un gol studiato, calcolato nei centrimetri. La sua giocata era l’unica possibile da fare per segnare a porta vuota. Il suo calcio è arte. Magari questa rete gli regalerà quella serenità che aveva un po’ smarrito assieme al Napoli e a tutto l’ambiente che ha commesso un errore storico”.
Quale?
“Continuare a paragonare questo Napoli a quello di Spalletti come prima lo si paragonava a quello di Maradona. Bisogna giudicare la stagione senza riferimenti al passato perché l’ultima è stata un’annata perfetta che difficilmente si ripete. Ma questa è una squadra che ha qualità per far bene”.
Cos’è mancato?
“So cosa servirebbe. Bisogna cominciare a levarsi un po’ l’abito dello scudetto dal petto. Se vuoi mantenerlo, devi dimenticarlo. Devi lavorare più della passata stagione perché riconfermarsi è sempre più difficile. Hai tutti gli occhi puntati addosso, tutti si aspettano grandi cose da te perché hai concluso il campionato conquistando il tricolore. Un discorso che vale per i singoli, vedi Kvara, ma anche per il collettivo. Speriamo che la vittoria contro l’Udinese abbia restituito un po’ di serenità a tutto l’ambiente”.
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