Renato Olive, ex centrocampista di Bologna e Napoli, a Repubblica racconta la sua esperienza napoletana: “Quando il presidente Cipollini mi disse che potevo finire là, in B, mi sentii tradito, al Bologna avevo sempre dato tutto, alla fine c’andai temendo il peggio, la società era in crisi, ma molti mi dicevano che il Napoli non sarebbe mai fallito. Invece fallì. Ricordo quando fui circondato da 4-5 presunti tifosi incappucciati, alcuni coi coltelli, io ero il capro espiatorio, la stampa tutti i giorni pubblicava il mio ingaggio, ero stato l’acquisto più importante e i risultati non arrivavano. Fu un brutto momento, in un attimo mi passò la vita davanti, ma poi tutta Napoli mi si strinse attorno, la gente si scusava, nessuno si riconosceva in quel brutto episodio. Trovai stima e affetto.Higuain? Oggi per me è il centravanti più forte al mondo. Forse se la gioca con Suarez. E quei due si somigliano pure, per caratteristiche. Probabilmente è il dentista che è diverso”
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