A Napoli ha vissuto gli anni migliori della sua carriera. A volere Roberto Bordin in azzurro fuMarcello Lippi, che lo apprezzò in prima persona nell’Atalanta. Con la sua numero 4 si piazzò davanti alla difesa per quattro stagioni, dal 1993 al 1997: solo un grave problema di salute lo fermò. Il suo spirito da combattente gli fece vincere anche quella battaglia (tumore alla tiroide, n.d.r.). La parentesi campana si concluse proprio al termine di quel campionato, un po’ tristemente. Ma questo non gli impedisce di ricordare con piacere gli anni trascorsi al San Paolo.
Bordin, di cosa ha bisogno questo Napoli per vincere lo scudetto? “Gli azzurri sono l’unica squadra che è riuscita a tenere testa alla Juventus, che l’anno scorso, a un certo punto, ha ‘cannibalizzato’ il campionato. Con due o tre acquisti azzeccati, quelli che ha in mente Sarri, quest’anno si potrebbe fare quel passo che manca per essere all’altezza del compito fino all’ultima giornata. Naturalmente il Napoli dovrà resistere alle offerte per tutti i suoi gioielli: è fondamentale tenere tutti i big. Se i dirigenti azzurri riusciranno a soddisfare Sarri, il Napoli potrebbe dire la sua non solo in campionato, ma anche in Champions”.
Si parla in particolare di Axel Witsel e di Arkadiusz Milik. Sono questi i giocatori giusti per rinforzare gli azzurri? “Witsel è sicuramente un bel centrocampista, uno di cui si parla da tempo e che farebbe comodo a diverse squadre. Milik, invece, ha confermato il suo potenziale durante Euro 2016. Però non entro nello specifico, i dirigenti azzurri e Sarri sanno cosa serve. Ribadisco che per me ciò che ha fatto la differenza è il gruppo, difficile trovare dei giocatori migliori di quelli di cui il Napoli dispone. Higuain ha fatto la differenza, ma l’ha fatta anche grazie al lavoro di tutti gli altri e io penserei per prima cosa a non cambiare ciò che di buono c’è già”.
A proposito di Higuain, le grandi d’Europa lo corteggiano e lui non ha rinnovato: “Il mio augurio è ovviamente che rimanga. Penso che sia anche la volontà di Gonzalo, anche se non posso entrare nella sua testa per capire quali sono le sue intenzioni. Dico solo una cosa. E’ un giocatore con doti tecniche e qualità indiscutibili, però se è diventato così forte lo deve anche al fatto che ha trovato a Napoli l’ambiente ideale per esplodere. Milita in una società che lo stima e ha una tifoseria che lo adora. Quindi, anche se non so di preciso quali siano le problematiche legate al rinnovo, Higuain deve essere consapevole che gioca già in una grande squadra e che se rende in questa maniera è anche merito di tutto l’ambiente napoletano”.
Dopo undici anni da vice di Andrea Mandorlini, lo scorso otto marzo Roberto Bordin è diventato allenatore in prima della Triestina. A giugno è stato vicinissimo alla panchina della Maceratese e ora è in cerca di squadra: “Sfumata la Maceratese adesso il mio futuro non dipende solo da me. C’è qualche offerta, si muove qualcosa. Però ancora non c’è nulla di definito. Vediamo cosa succederà, io sono prontissimo”.
Fonte: Gianlucadimarzio.com
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