Nella serata di Tmw Radio è intervenuto Mauro Bergonzi per commentare gli episodi dubbi in Juve-Napoli: “In queste partite l’operato degli arbitri viene valutato dagli episodi. Nella gara dello Stadium il fallo di Lozano su Chiesa c’è ed è chiaro. Si tratta di calcio di rigore, una negligenza evidente del messicano. Non capisco i motivi per cui non si sia rivisto al Var e non si sia tornati indietro sulla decisione. Allo stesso modo, poco prima dell’intervallo, Alex Sandro interviene su Zielinksi colpendolo sullo stinco. Anche qui calcio di rigore, sempre se non sia cambiato nulla a livello regolamentare. Scherzi a parte, nel primo tempo non sono stati fischiati due rigori solari. Quelli che mi sfuggono sono i parametri di giudizio, anche perché poi il rigore dato nel finale al Napoli è molto simile nella dinamica all’episodio di Zielinski. La prestazione di Mariani purtroppo è insufficiente, è stato poco attento e non è stato aiutato dal Var. Ci dovranno poi spiegare bene quali sono esattamente le disposizioni per l’utilizzo della tecnologia”.
Se avesse dato rigore in entrambi i casi, il Var come si sarebbe comportato?
“Ormai il problema riguarda la dicitura ‘chiaro ed evidente errore’. E’ come se ci si trincerasse dietro questa soggettività. In realtà il lavoro del Var deve essere quello, capire e intervenire in queste situazioni. C’era il giovane Di Paolo al Var? Se Rizzoli lo ha scelto vuol dire che era adattissimo al ruolo, ma poi devi dimostrarlo davanti allo schermo. Ora arriveranno giornate delicatissime dove ci si gioca la salvezza, la Champions e gli altri obbiettivi delle varie squadre”.
Fonte: TMW
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