Un anno da inserire nell’album dei ricordi più belli, caratterizzato dalla possibilità di disputare la Champions League con il suo Bayer Leverkusen e di trovare, con tanto di ciliegina sulla torta, il primo gol nella massima competizione europea. Raggiunto da Uefa.com, Giulio Donati ha rivissuto tutte le sensazioni e le tappe percorse in questa annata europea, partendo proprio dal capitolo qualificazione: “Battere per due volte una squadra come lo Zenit non era un compito agevole, soprattutto in trasferta. È stato un peccato aver perso il primo posto proprio all’ultima giornata, ma la qualificazione era l’obiettivo principale e siamo molto contenti" ha dichiarato il difensore, che proprio contro lo Zenit è stato decisivo. “Ero andato vicino a segnare nel primo tempo, ci ho riprovato nella ripresa ed è andata meglio. Ero felicissimo per il gol, non è stato nulla di casuale: ci alleniamo molto in fase di tiro in allenamento, una o due volte a settimana, con lavori specifici. È stata una sensazione magnifica, un sogno diventato realtà: il mio primo gol con il Leverkusen in quella che ogni giocatore considera la miglior competizione al mondo”. Dopo aver considerato Hulk e Rooney “gli avversari più difficili incontrati sinora” in campo europeo, Donati ha parlato del prossimo impegno di Champions, che vedrà le aspirine affrontare l’Atlético Madrid finalista nell’ultima edizione: “Sono una squadra che possiede grande qualità, grande mentalità e grinta, oltre ad uno spirito combattivo. Cercheremo di giocare alla nostra maniera, crediamo in noi stessi perché abbiamo raggiunto ottimi risultati: punteremo sul pressing forte e sulle ripartenze veloci”. E di se stesso, cosa pensa Giulio Donati? “Sono orgoglioso della mia mentalità, cerco sempre di essere concentrato al massimo per tutti in 90 minuti, un aspetto importante per ogni giocatore. Se perdi concentrazione per un solo secondo, a questo livello, finisci per essere punito” ha precisato, per poi concludere parlando della sfida Juve-Dortmund e della Nazionale. “La Juve è la miglior squadra italiana in questo momento, ma sarebbe folle pensare che il Dortmund possa essere un ostacolo poco pericoloso solo per la situazione che sta vivendo in BundesLiga – precisa – In Champions sono una squadra completamente diversa: credo sarà una bella sfida, molto aperta ed equilibrata, in cui la Juve ha possibilità di passare. La Nazionale? Ora penso solo al Leverkusen – conclude – Un posto in Nazionale arriverebbe come conseguenza di ciò che ho fatto con il club. Dovessi essere convocato, sarei ovviamente l’uomo più felice del mondo”.
Fonte: GianlucaDiMarzio.com
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