«Sacked!». Licenziato. La decisione era nell’aria. Il Chelsea ha esonerato Villas Boas. La guida tecnica della squadra è stata affidata fino al termine della stagione al suo assistente l’italiano, nato in Svizzera, Roberto Di Matteo. Sarà l’ex centrocampista di Lazio e Chelsea, a sedere sulla panchina dei Blues contro il Napoli nella sfida di ritorno degli ottavi di finale di Champions League del 14 marzo allo Stamford Bridge.
Fatale per l’allenatore portoghese la clamorosa sconfitta del Chelsea in campionato contro il West Bromwich Albion. Di Matteo ha esordito come allenatore nel 2008 sulla panchina del Milton Keynes Dons, squadra di terza serie inglese, portandola ai play off. Dal 2009 al 2011 ha guidato il West Bromwich Albion. Nel primo anno ha ottenuto la promozione in Premier League, mentre nella scorsa stagione è stato esonerato a febbraio 2011, mentre la squadra lottava per non retrocedere. Il 29 giugno 2011 Di Matteo è stato scelto dal Chelsea come vice di Villas Boas. Il comunicato ufficiale dell’esonero di Villas Boas, pubblicato sul sito dei Blues, è chiaro: «Il Chelsea desidera innanzitutto ringraziare Villas Boas per il lavoro svolto, ed esprime dispiacere per la prematura cessazione del rapporto professionale. Purtroppo i risultati e le prestazioni della squadra non sono stati fino ad oggi positivi, senza peraltro mostrare segnali di miglioramento in un momento chiave della stagione. Il Chelsea è ancora in gioco in Champions League, nella Fa Cup, e lotta per il quarto posto in Premier League, puntando a restare competitiva su tutti e tre fronti. Per questo motivo la società ha sentito, come unica possibilità per superare questo difficile momento, prendere questa decisione. Con effetto immediato dunque Roberto Di Matteo è stato nominato primo allenatore della squadra fino al termine della stagione».
Eppure Roman Abramovich aveva fatto follie per avere alla guida del Chelsea il giovane Villas Boas appena 33 anni. Per strapparlo al Porto, dove lo «Special Two» aveva appena vinto campionato, coppa portoghese ed Europa League, ha dovuto pagare una penale di 15 milioni. Ma l’allenatore non è mai riuscito in stagione a convincere. Oltre alle evidenti difficoltà tecniche, aveva la più bassa percentuali di vittorie (48%) degli allenatori dell’era Abramovich, Villas Boas ha pagato anche il conto perché ha instaurato un rapporto non proprio idilliaco con i senatori della squadra. Messi fuori rosa ad inizio stagione Alex ed Anelka, ceduti a gennaio, l’allenatore ha spesso utilizzato a corrente alternata anche il capitano Terry, Drogba e Lampard. I suoi fedelissimi D.Luiz, Bosingwa, Meireles e Ramires, e Mata, non sono riusciti a salvarlo. Villas Boas non ha avuto nemmeno la sorte dalla sua parte. I gravi infortuni occorsi a Essien e Mikel, e quelli poi a Terry, Lampard, Ramires e Bosingwa, non gli hanno mai permesso di poter schierare sempre la migliore formazione. A tutto ciò, va aggiunto il fallimentare apporto in attacco di Fernando Torres. Lo spagnolo, pagato 58 milioni, non segna da ben 22 gare ufficiali. Il Chelsea, quinto in classifica in Premier League distante ben 20 punti dalla capolista Manchester City, ha vinto solo tre partite negli ultimi dodici turni di campionato. Domani sera, con Di Matteo in panchina, dovrà giocarsi in gara unica, l’accesso ai quarti di finale di Fa Cup, affrontando in trasferta, nel replay il Birmingham. La gara è in diretta su Sky Sport Extra e Sky Calcio 3 (ore 20,45 Canale 204 e 253).
Fonte: Il Mattino
La Redazione
M.V.
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