E’ tempo di analisi e commenti all’indomani di Napoli-Fiorentina. Noi vi proponiamo il punto di vista nella rubrica “Il punto dell’esperto” di Massimo Tanzillo, direttore del sito amico generazioneditalenti.com e capo-osservatori della RO.AN., nota agenzia di procura sportiva campana guidata dall’Avv.Anatriello e dall’uomo-scouting Pasquale De Rosa:
E quasi come un incantesimo che si spezza, l’armata Napoli è ritornata sulla Terra perdendo la convinzione nei propri mezzi e nella propria forza. Così come il pareggio di Manchester, infatti, aveva infuso nei ragazzi di Mazzarri la consapevolezza di esser forti allo stesso modo la sconfitta di Verona ha diffuso una paura generale fin troppo eccessiva. Gli eccessi e le contraddizioni da sempre contraddistinguono l’ambiente partenopeo e ancora una volta ne abbiamo la conferma.
Passiamo all’aspetto tecnico. Tutto sommato il secondo tempo del Napoli fa ben sperare, ma è stata solo tanta buona volontà sospinta dall’immancabile popolo azzurro. La solita organizzazione non c’era, così come latitavano le geometrie di Inler e i colpi di classe dei tre tenori. Tra quest’ultimi nota di merito per Lavezzi mentre Hamsik era in evidente “giornata no” e Cavani è stato spettatore non pagante. Fortunatamente le notizie positive arrivano dalla difesa dove ancora una volta De Sanctis si dimostra in forma da Nazionale e Campagnaro e Cannavaro ritrovano la vecchia affidabilità perduta. Solito discorso invece per Fideleff, le potenzialità sono sotto gli occhi di tutti ma non conosce ancora il nostro calcio, gli schemi di Mazzarri e non regge più di 60 minuti ad alta intensità. Risultato? Dalla sua parte Cerci ha fatto il bello e il cattivo tempo. Complice di questa situazione la brutta prestazione di Dossena che è apparso appannato e stanco; è quindi ormai appurato che l’esterno mancino ha bisogno di una settimana intera (e più) per recuperare totalmente dopo una prestazione faticosa e soddisfacente. Ancora una volta Pandev e Santana sono entrati senza dare il loro contributo alla squadra.
Nel primo tempo, invece, gli azzurri hanno sofferto parecchio e solo la cattiva mira e la poca “cattiveria” dei viola ha evitato che la squadra rientrasse in svantaggio negli spogliatoi. Cerci è davvero un ottimo elemento anche in chiave Nazionale ma pecca di una discontinuità impressionante. Grandi meriti a Mihajlovic che ha impostato tatticamente la gara in modo pressocchè perfetto. Mi ripeterò ma a lungo andare se Mazzarri non attua delle alternative al suo solito modulo e tipo di gioco saranno sempre di più (vedi anche Di Carlo) gli allenatori in grado di prendere giuste contromosse.
Aspettiamo tempi migliori.
A cura di Massimo Tanzillo
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