MILANO– Sono arrivati i deferimenti tanto attesi per l’Atalanta (responsabilità oggettiva e presunta) e Per i giocatori Doni e Manfredini che rischiano pesanti squalifiche che vanno da un minimo di 18 mesi ad un massimo di 3 anni più ammende di 50 mila euro ciascuno.
Alcuni addetti ai lavori parlano di una erie A sicura per l’Atalanta, altri di fronte a tale ipotesi storcono il naso perché di fronte all’accusa di “presunta” responsabilità, l’Atalanta (società), dovrà dimostrare la propria estraneità e se non ne sarà in grado rischia la retrocessione in B. Per fare chiarezza, è intervenuto l’Avv. Mattia Grassani ai microfoni di Skysport 24
Ci dia un suo commento da addetto ai lavori
“E’ un deferimento ponderato ed equilibrato come struttura, come elencazione degli addebiti e individuazioni delle responsabilità. Quello che balza agli occhi è il reato sportivo associativo e qui ci sono nomi eccellenti tra tesserati come Signori, Bressan e Sommese. Per il resto più o meno è andato tutto secondo le previsione, con un’attenzione maggiore sulle due partite che riguardano l’Atalanta con l’Ascoli e il Piacenza. Altre posizioni si sono alleggerite. Un esito prevedibile con delle posizioni per i singoli molto molto pesanti”.
Avv. Il dubbio è la posizione dell’Atalanta che viene chiamata in causa per responsabilità oggettiva e sia per responsabilità presunta (Piacenza). Ci spiega la differenza tra responsabilità oggettiva e diretta dei presidenti, rispetto alla presunta come in questo caso e cosa rischia?
“La responsabilità diretta vede coinvolto il legale rappresentante e questo comporta la retrocessione in Lega Pro ed è un fatto gravissimo. La responsabilità oggettiva è una forma intermedia e cioè sono individuati uno o più tesserati che hanno violato il codice e in questi casi la sanzione, salvo casi particolari, è quella di penalizzazione con punti in classifica. Quella presunta è una figura ricavata dall’ordinamento sportivo che coinvolge la responsabilità del club anche quando non ci sono soggetti del club coinvolti, ma soggetti allo stato sconosciuti che però abbiano posto in essere atti per favorire quella società che ne è rimasta inconsapevole. A questo punto la penalizzazione andrebbe da un minimo di 2 punti ad un’ammenda. Questi sono i tre step di responsabilità”
Atalanta e Chievo dunque non rischiano la retrocessione o l’Atalanta si?
“Distinguiamo le due posizioni. Il Chievo non è coinvolto per illecito sportivo, il club al massimo subirà una pena pecuniaria. Per quanto riguarda l’Atalanta è diverso perché ha due tesserati coinvolti. Doni per Atalanta-Piacenza e Manfredini per Ascoli-Atalanta. In entrambi i casi questi due tesserati sono chiamati in causa per tentato illecito sportivo tentato, quindi aver posto in essere atti ad aver alterato la regolarità della gara. In questi casi, se dovesse essere affermata la loro responsabilità in modo diretto e quindi a cascata del club, il rischio è di una penalizzazione molto consistente, tenendo anche conto del precedente del Ravenna in cui una telefonata gli costò 7 punti in meno in classifica”
L’Atalanta dunque non rischia l’esclusione dal campionato di competenza?
“Questa ipotesi allo stato attuale non è prevedibile. Il minimo è la sanzione in punti, il massimo l’esclusione dal campionato di competenza, ma il rischio lo si corre solo nel caso di responsabilità diretta, quindi quando viene coinvolto il presidente. L’accusa di Palazzi è di tentato illecito, per cui penalizzazione punti si, ma oltre non mi sento di spingermi”
Doni e Manfredini invece quanto rischiano?
“Qui, possono vedere a forte rischio la loro carriera in base a quello che ha scritto Palazzi. Se questi illeciti sarebbero confermati, la sanzione minima sarebbe di 3 anni per entrambi i giocatori. Qui non ci sono vie di mezzo, o c’è l’illecito e verranno squalificati, o prosciolti”
Ci potrebbero essere ripercussioni anche nella giustizia ordinaria?
“Se un giudizio sportivo con le prove e testimoni accertassero le accuse, anche la procura di Cremona potrebbe agire”
Il processo al via il 2-3 agosto e poi le sentenze il 15 agosto, è così?
“Qualunque giorno è utile da oggi in poi per convocare la riunione disciplinare. Le difese avranno da due a tre gironi per presentare le memorie, poi una volta emesso il verdetto le parti potranno appellarsi, ma entro il 15 agosto avremo le sentenze definitive”
L’avvocato Grassani poi ha dichiarato che la posizione dell’Ascoli è pesantissima, ma questo non riguarda i tifosi nerazzurri.
La Redazione
A.S.
Fonte: bergamonerazzurra.com
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